Una ventina di croci bianche con altrettante immagini di
beagle nati a Green Hill e "sacrificati" nei laboratori d'Europa in
esperimenti tanto assurdi quanto crudeli.
Questa mattina, le abbiamo allineate davanti al Tribunale di
Brescia nel corso del presidio che abbiamo organizzato per sottolineare
l'importanza di un processo senza precedenti e per chiedere con fermezza
Giustizia per i cani di Green Hill.
Nonostante la pioggia, molte persone - che ringraziamo di
cuore - hanno aderito e ci hanno sostenuto in questa silenziosa ma determinata
manifestazione. E deve aver sortito il suo effetto se l'avvocato difensore dei
4 imputati di Green Hill si è lagnato subito con il Giudice, ad inizio udienza,
per la presenza di "animalisti" in protesta insinuando che simili
episodi possono influire sulle sorti del processo o quanto meno creare un clima
teso e poco sereno. Magari sperava, ingenuamente, che ci facessero sgomberare;
eppure, essendo avvocato, dovrebbe conoscere almeno la Costituzione. Il diritto
di manifestare le proprie idee è sancito e riconosciuto ai cittadini e alle
cittadine dall'art. 21 Cost. mentre il diritto di riunirsi (anche) in luogo
pubblico lo sancisce l'art. 17 Cost. “I
cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni,
anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in
luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle
soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.” Pensiamo
alle migliaia di cani passati da Green Hill e macinati negli ingranaggi di
questa fabbrica di morte per anni e anni. Sinceramente non ci interessa se gli
imputati si sentono turbati. Lo siamo molto di più noi per tutti i cani
sterminati dalla premiata ditta e per le assurdità che, di volta in volta apprendiamo in udienza.
Ma a Green Hill il benessere degli animali era al primo posto!
I cani “eccedenti”, gli “scarti”, quelli che le farmaceutiche non ritiravano
per i loro squallidi esperimenti,
venivano donati, secondo gli esperti di Green Hill, ad associazioni non meglio
precisate per adozioni, ma nessuno ricorda nomi né le modalità. Queste
associazioni, pare suggerite dalla stessa Marshall, si trovavano in Germania,
Olanda, Francia, Inghilterra. Alla domanda del Giudice “ma perché li mandavate
all’estero e non in Italia? Non era forse più conveniente?” la risposta è stata
beffarda e grottesca “perché non sapevamo se qui in Italia c’erano associazioni
animaliste”; Beh ora di certo lo sanno!
E’ curioso come Green Hill, da un lato sempre attenta a fare
soldi (tanto da risparmiare su segatura, cibo, medicinali e chissà cos’altro)
dall’altro lato mantenesse cani “inutilizzabili”
o “a fine carriera” e li scarrozzasse a proprie spese su e giù per l’Europa
recapitandoli a domicilio di queste premurose associazioni!
Le deposizioni di testi e dei consulenti e le dichiarazioni
degli imputati del processo stanno offrendo tante piccole tessere che vanno a
comporre un mosaico dell’orrore dove i cani sono oggetti spogliati del loro
essere animali e trasformati in macchine da reddito. Oggi, per esempio abbiamo
appreso che fine facevano le fattrici e gli stalloni “a fine carriera”: manco a
dirlo, venivano spremuti e sfruttati fino all’ultimo euro! Pensate che queste
povere creature venivano spedite in
Inghilterra, presso la società del gruppo Marshall denominata B&K, per l’estrazione
del siero e del plasma, di cui pare vi sia un fiorente mercato nell’ambiente
della ricerca, e vi lasciamo immaginare che cosa ne è stato delle loro tristi
esistenze.
Un teste, ex dipendente dell’allevamento, con fervore e
dovizia di particolari, si è dilungato (pure troppo) sui fantastici giocattoli
che Green Hill amorevolmente offriva ai cuccioli del capannone n.3: “la palla
rossa era troppo dura da mordicchiare così l’abbiamo sostituita con un
giocattolo blu, di forma differente più facile da mordere, e piaceva davvero moltissimo
ai cuccioli”. Ci giocavano in attesa di essere venduti/ammazzati…ci verrebbe da
dire.
Anche i consulenti tecnici della difesa hanno lasciato di
stucco il pubblico in aula con dichiarazioni sorprendenti e spesso contraddittorie:
il prof. Paolo Scrollavezza ha sostenuto l’inutilità della preanestesia però
poi ha ammesso, vantandosi, di aver scritto egli stesso il bugiardino dell’anestetico
largamente utilizzato a Green Hill e in cui sta scritto che tale anestetico
deve esser preceduto dalla preanestesia. Un altro, prof. Renato Massa emerito
professore esperto di etologia, ha intrattenuto il pubblico con racconti
sconclusionati e inquietanti che poco c’entravano con le domande che gli
venivano poste. Il culmine l’ha raggiunto quando ha asserito che gli animali
possono essere ammaestrati a fare ogni cosa, anche ad assecondare i ricercatori, e ha raccontato di una scimmia, così ben allevata, da offrire essa stessa il
braccio al suo aguzzino durante un esperimento! Perplessità anche sulle
dichiarazioni del C.T. Massenzio Fornasier circa l’ingestione di segatura da
parte dei cuccioli: “non si esclude che il cucciolo che si sente male mangi la
segatura. Forse mangiavano la segatura perché avevano mal di stomaco” ma certo!
il truciolo di legno combatte i bruciori di stomaco, è così ovvio! E potremmo
continuare ancora…ma per rispetto di chi legge preferiamo sorvolare!
Intanto abbiamo appreso: che la mortalità era elevata, circa
il 20% dei piccoli; che gli animali dovevano essere “sterili” (la nenia delle
tute, dei capanni incontaminati ecc ormai la conosciamo a memoria…) ma potevano
essere venduti anche se malati, in particolare in caso di rogna demodettica che
era assai frequente tra gli “ospiti” di Green Hill tanto da esser prevista in 4
livelli di gravità (skin 0, 1, 2, 3); che le fattrici pare fossero circa 100
(ma nessun ex dipendente l’ha saputo dire nemmeno approssimativamente ci sono
voluti i C.T. per scoprirlo); che ai cani si faceva il tatuaggio che è composto
da 5 cifre contro le 18 del microchip e questo perché, durante gli esperimenti, i ricercatori non hanno tempo da perdere con l’identificazione delle loro
vittime!
Ricordiamo e sottolineiamo che tutti i C.T. della difesa
hanno praticato e praticano tuttora la sperimentazione animale (cioè la
vivisezione) e che per loro cani, ratti, topi, scimmie ecc sono semplicemente
strumenti di lavoro. Un lavoro sporco di sangue!
Prossima udienza 19 dicembre
ore 9.00. Noi ci saremo!