sabato 30 ottobre 2010


6 NOVEMBRE 2010: ILLUMINIAMO MONTICHIARI!
Corteo Nazionale Contro Green Hill

concentramento: ore 15.00
Montichiari (BS), alla rotonda di via T. Speri

AGGIORNAMENTO PER LE INIZIATIVE A ROMA

VENERDI' 5 NOVEMBRE

ROMA - dalle 10:30
Presidio di protesta e banchetto informativo contro i luoghi di tortura
presso la sede del CNR, Piazzale Aldo Moro 7.

POMEZIA - dalle 15:00
Presidio di protesta davanti alla sede dell' IRBM (cliente
dell'allevamento Green Hill), Via Pontina Km. 30.600.

Potrebbero esserci leggere modifiche al programma, in tal senso vi
suggeriamo vivamente di mettervi in contatto con i referenti locali ed
essere immediatamente aggiornati su possibili cambiamenti.
Per ogni tipo di informazione: laziocontrolavivisezione@yahoo.it

Programma completo degli appuntamenti delle settimana di lotta:
http://www.fermaregreenhill.net/settimanacontrolavivisezione

(fonte: www.fermaregreenhill.net)
INIZIA LA SETTIMANA DI LOTTA ALLA VIVISEZIONE,
PARTECIPA ANCHE TU!
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Da oggi, SABATO 30 OTTOBRE, a SABATO 6 NOVEMBRE si terrà
l'annunciata
settimana di lotta alla vivisezione. In tantissime città italiane
saranno
presenti banchetti informativi, si terranno presidi di protesta davanti
ai
luoghi di tortura dove si pratica vivisezione, ci saranno iniziative
serali con informazioni, presentazioni e dibattiti sulla campagna contro
Green Hill e sulla vivisezione.

Ricordiamo che la settimana avrà come appuntamenti nazionali le due
iniziative indette dal Coordinamento in seguito ai recenti sviluppi sul
caso dell'allevamento Green Hill:

- VENERDI' 5 NOVEMBRE
Presidio nazionale davanti alla ASL Regione Lombardia, Via Pola 9/11,
Milano.
Ricordiamo di non cessare le proteste via email, fate sentire la vostra
voce! Per info sulla protesta email:
http://www.fermaregreenhill.net/wp/?page_id=823

- SABATO 6 NOVEMBRE
Corteo nazionale contro Green Hill a Montichiari (BS).
Passeremo nei pressi dell’allevamento (dove verranno accesi tanti lumini
quanto i 2500 beagle prigionieri) e ci dirigeremo verso la piazza del
comune. Concentramento in Via Tito Speri (all’altezza dell’incrocio con
Viale Guglielmo Marconi).
IMPORTANTE: Ricordiamo a tutti di riuscire a portare il proprio lumino.
In
questo periodo non è difficile reperirli, sono acquistabili in molti
supermercati e non sono assolutamente costosi!

Coordinamento Fermare Green Hill


Ecco il programma praticamente definitivo delle iniziative che si
terranno
durante la settimana di lotta alla vivisezione, partecipiamo e
diventiamo
la voce degli animali rinchiusi all'interno di Green Hill e di
tantissimi
luoghi di tortura nascosti in tutta Italia!
Per ulteriori informazioni:
http://www.fermaregreenhill.net/settimanacontrolavivisezione

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SABATO 30 OTTOBRE
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IVREA (TO) - dalle ore 14:00
Banchetto informativo nel centro della città sulla vivisezione e su
quello
che accade nei pressi di Ivrea.
Dal 2 al 5 novembre saranno fatti anche dei volantinaggi in tutta la
zona
del canavese.
Per informazioni: ivreacontrolavivisezione@yahoo.it

RIMINI - dalle ore 16:00
Presidio informativo, Piazza Tre Martiri.
- dalle 20:30 cena vegan benefit + presentazione campagna ‘Salviamo I
Cani
Di Green Hill’, CSA Grottarossa, Via della Lontra 40.
Per informazioni: emiliaromagnacontrolavivisezione@yahoo.it
Per scaricare il manifesto delle iniziative:
http://www.fermaregreenhill.net/images/emiliaromagna_controvivisezione.jpg


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LUNEDI’ 1° NOVEMBRE
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BERGAMO
Volantinaggi informativi in varie parti della città sulla vivisezione,
Green Hill e l’istituto Mario Negri.
Per informazioni: underground@inventati.org

BASSANO DEL GRAPPA (VI) - dalle ore 13:00
Banchetto informativo su veganismo etico, antispecismo,
antivivisezionismo
e distribuzione materiale della campagna contro Green Hill +
Presentazione
Mappa Vegana Italiana, presso Bio Vegan Fest.
Per sapere come arrivare: http://www.bioveganfest.it/?page_id=14
Per informazioni: tv@antispecismo.org

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MARTEDI’ 2 NOVEMBRE
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FIRENZE
Banchetto informativo nel centro della città sulla vivisezione, campagna
contro Green Hill, attivismo nella città.
Per informazioni: firenzecontrolavivisezione@yahoo.it

LECCE - dalle ore 17:00
Presidio di protesta nella Giornata di celebrazione dei Morti, per
ricordare così anche la sofferenza e la morte degli animali non umani
vittime della vivisezione. Attivisti animalisti indosseranno maschere
bianche, mostreranno foto su quello che si nasconde dietro la pseudo
ricerca scientifica e distribuiranno volantini informativi. Presso
Piazza
San Oronzo.
Per informazioni: veganimalisti@gmail.com

LECCE - dalle ore 21:30
Incontro informativo con aperitivo vegano presso la nuova Associazione
'Il
Formicaio', via Adua 32 (alle spalle del liceo classico Palmieri).
Per informazioni: veganimalisti@gmail.com

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MERCOLEDI’ 3 NOVEMBRE
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FIRENZE
Banchetto informativo nel centro della città sulla vivisezione, campagna
contro Green Hill, attivismo nella città.
Per informazioni: firenzecontrolavivisezione@yahoo.it

BARI - dalle 10:00
Volantinaggio informativo contro l’uso degli animali nella ricerca,
presso
il Policlinico di Bari. Nel pomeriggio si terrà inoltro una protesta
contro lo sfruttamento di animali di fronte al circo Togni in Via
Napoli.
Per informazioni: puglia_veg.ana@libero.it

TORINO - dalle ore 15:30
Presidio di protesta presso la Facoltà di Farmacia, Neuroscienze,
Medicina
e Psicologia, Corso Raffaello 30.
Per informazioni: torino_controtortura@libero.it

VICENZA - dalle ore 15:30
Serata informativa su antivivisezionismo, antispecismo, veganismo.
Presso
l’ Associazione Elementi di Disturbo, Contrà Santa Caterina 62. Per
informazioni sull’evento:
http://vicenzantispecista.wordpress.com/2010/10/26/mercoledi-3-novembre-salotto-antispecista

Per informazioni: tv@antispecismo.org

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GIOVEDI’ 4 NOVEMBRE
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FIRENZE
Banchetto informativo nel centro della città sulla vivisezione, campagna
contro Green Hill, attivismo nella città.
Per informazioni: firenzecontrolavivisezione@yahoo.it

BRESCIA - dalle ore 10:00
Presidio di protesta davanti all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale,
Via Antonio Bianchi.
Per informazioni: bresciacontrolavivisezione@yahoo.it
Per scaricare il volantino dell’iniziativa:
http://www.fermaregreenhill.net/images/brescia_4novembre.doc

PALERMO - dalle ore 15:30
Banchetto informativo presso la segreteria dell’Università di Palermo,
Viale delle Scienze.
Per informazioni: palermocontrolavivisezione@yahoo.it

FRANCAVILLA FONTANA (BR) - dalle ore 20:00
Cena vegan di autofinanziamento e presentazione campagna contro Green
Hill, presso Circolo Arci di Francavilla Fontana (BR), Via Arco Olimpo.
Per informazioni: puglia_veg.ana@libero.it

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VENERDI’ 5 NOVEMBRE
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FIRENZE
Banchetto informativo nel centro della città sulla vivisezione, campagna
contro Green Hill, attivismo nella città.
Per informazioni: firenzecontrolavivisezione@yahoo.it

MILANO - dalle ore 10:30
Presidio di protesta nazionale presso la ASL Regione Lombardia, Via Pola
9/11.
Per informazioni: info@fermaregreenhill.net

MILANO - dalle ore 15:00
Presidio presso RECORDATI S.p.a.
(cliente di Green Hill), Via Civitali, 1.
Per informazioni: info@fermaregreenhill.net

SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) - dalle ore 16:30
Presidio e banchetto informativo sulla vivisezione e Green Hill, mostra
fotografica, Corso Centrale (Via Moretti) vicino alla fontana.
Per informazioni: uguaglianzaanimale@libero.it
Per scaricare il manifesto dell’iniziativa:
http://www.fermaregreenhill.net/images/sbdeltronto_5novembre.pdf

PALERMO - dalle ore 19:00
Banchetto informativo, proiezione video, cena vegan, presso Zetalab, Via
A. Boito 7.
Per informazioni: palermocontrolavivisezione@yahoo.it

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SABATO 6 NOVEMBRE
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BOLOGNA - dalle ore 10:00
Presidio di protesta presso i dipartimenti di Farmacologia e Fisiologia
dell’università di Bologna, che nei laboratori interni utilizzano
primati,
roditori e chissà quali altri animali, piazza di Porta San Donato,
Bologna.
Il presidio fungerà anche da momento di ritrovo per le partenza dei
pullman (Uno che arriverà a bologna da rimini e l’altro che
conseguentemente partirà direttamente da lì in direzione di
Montichiari).
Per informazioni: emiliaromagnacontrolavivisezione@yahoo.it
Per scaricare il manifesto delle iniziative:
http://www.fermaregreenhill.net/images/emiliaromagna_controvivisezione.jpg


MONTICHIARI (BS) - dalle ore 15:00
Corteo nazionale che passerà nei pressi dell’allevamento Green Hill
(dove
verranno accesi tanti lumini quanto i 2500 beagle prigionieri) e si
dirigerà verso la piazza del comune. Concentramento in Via Tito Speri
(all’altezza dell’incrocio con Viale Guglielmo Marconi), MONTICHIARI
(BS).
Non dimenticare di portare il tuo lumino!
Per informazioni: info@fermaregreenhill.net

MESTRE (VE) - dalle ore 18:30
Conferenza pubblica e dibattito su veganismo etico, presentazione della
campagna contro Green Hill, presso la Sala Comunale del Centro Civico,
Via
Sernaglia 23, angolo Via Cappuccina (vicino al Cinema Dante). Per
scaricare il volantino dell’iniziativa:
http://animalvox.files.wordpress.com/2010/10/veganismo-etico-mestre-06-11-2010.pdf

Per informazioni: tv@antispecismo.org

PADOVA - dalle ore 22:00
Banchetto informativo su veganismo, vivisezione e campagna contro Green
Hill, presso un concerto al C.S. Pedro, Via Ticino 5, (Zona Arcella).
Per informazioni: tv@antispecismo.org

(fonte: www.fermaregreenhill.net)

venerdì 22 ottobre 2010

6 NOVEMBRE 2010: ILLUMINIAMO MONTICHIARI!
Corteo Nazionale Contro Green Hill

concentramento: ore 15.00
Montichiari (BS), alla rotonda di via T. Speri


mercoledì 20 ottobre 2010

CONTATTI E-MAIL DEGLI ORGANIZZATORI
DEI PULLMAN PER IL CORTEO DEL 6 NOVEMBRE

(in continuo aggiornamento, ci saranno pullman anche da altre città)

BOLOGNA: bologna6novembre@yahoo.it
LIVORNO: livornocontrolavivisezione@yahoo.it
ROMA: laziocontrolavivisezione@yahoo.it
RIMINI: rimini6novembre@yahoo.it

(x maggiori dettagli: info@fermaregreenhill.net )

06 Novembre 2010 h. 15:00
CORTEO CONTRO GREEN HILL
partenza: via Tito Speri, Montichiari (BS)

Giornata nazionale contro Green Hill e la vivisezione: illuminiamo Montichiari!

Presidio nazionale alla ASL di Milano - 5 Novembre 2010

Settimana di lotta contro la vivisezione

martedì 19 ottobre 2010

Settimana contro la vivisezione

In Italia ci sono circa 600 laboratori di vivisezione autorizzati, nei quali animali di ogni specie vengono uccisi in nome della scienza. Sono ovunque, in ogni città, ma pochi sanno della loro esistenza, visto che una delle principali necessità dei vivisettori è lavorare nel segreto e nel silenzio.

L’argomento vivisezione sta diventando nuovamente di dominio pubblico e la campagna contro l’allevamento Green Hill ha portato alla luce una parte fondamentale di questa pratica, lo sporco lavoro degli allevatori che producono in serie esseri viventi da mandare alla morte. Il ‘caso Green Hill’ ha creato attenzione e sdegno, ma nonostante la sua imponenza e la sua peculiarità, questo allevamento è solo uno dei 600 posti collegati alla vivisezione in tutta Italia. Gli altri sono probabilmente vicino a casa vostra. E questi non sono da meno, sono quelli in cui gli animali vengono imprigionati, avvelenati, torturati, uccisi.

Abbiamo deciso di lanciare una nuova offensiva ai vivisettori per fare in modo che le energie concentratesi a Roma il 25 settembre possano diffondersi a macchia d’olio, creando una forza su cui lavorare nel proprio territorio. Lo scopo è quello di smascherare i vivisettori, rendere noti i luoghi nei quali compiono il loro lavoro, dare ancora maggiore visibilità a questo problema e cominciare una pressione che possa nel tempo portare diversi frutti.

DAL 30 OTTOBRE AL 6 NOVEMBRE 2010:
SETTIMANA DI LOTTA ALLA VIVISEZIONE.

Diversi eventi sono organizzati, altri in fase di organizzazione. Su questa sezione sarà possibile essere aggiornati su città, posti ed orari delle iniziative e sulle caselle email specifiche per i referenti che le organizzeranno, chiunque potrà contattarli per chiedere ulteriori dettagli.
TUTTE le iniziative durante la settimana di lotta verranno dettagliatamente riportate in questa specifica sezione.

Dare ancora una volta voce a quegli esseri viventi prigionieri non solo di una gabbia, ma anche di una mentalità che li vuole vedere come cavie, oggetti alla mercé di alcuni umani. Vogliamo aprire tutte le gabbie, ma per farlo dobbiamo anche scardinare la mentalità specista che fa da fondamento alla vivisezione. Quello che proponiamo è un primo piccolo passo in questa direzione.

Ecco le iniziative già confermate. Altre che non sono ancora menzionate verranno confermate nei prossimi giorni e riportate di seguito o prontamente attraverso la nostra newsletter.

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SABATO 30 OTTOBRE
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RIMINI - dalle ore 10′00 tavolo informativo in Piazza Cavour con volantinaggio, proiezioni video, discorsi al megafono.
- dalle 21.00 @ cena + presentazione campagna ‘Salviamo I Cani Di Green Hill’ in vista del corteo del 6 Novembre, Grottarossa, Via della Lontra 40.
Per informazioni: emiliaromagnacontrolavivisezione@yahoo.it

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VENERDI’ 5 NOVEMBRE
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MILANO - dalle ore 10′30 presidio presso ASL Regione Lombardia, Via Pola, 9/11.
Per informazioni: info@fermaregreenhill.net

MILANO - dalle ore 15′00 presidio presso RECORDATI S.p.a.
(cliente di Green Hill), Via Civitali, 1.
Per informazioni: info@fermaregreenhill.net

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SABATO 6 NOVEMBRE
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BOLOGNA - dalle ore 10′00 presidio presso le facoltà di Farmacologia e Fisiologia dell’università di Bologna, Via Irnerio (Farmacologia) e Piazza di Porta San Donato (Fisiologia). Il presidio fungerà anche da momento di ritrovo per le partenza dei pullman (Uno che arriverà a bologna da rimini e l’altro che conseguentemente partirà direttamente da lì in direzione di Montichiari).
Per informazioni: emiliaromagnacontrolavivisezione@yahoo.it

MONTICHIARI (BS) - dalle ore 15′00 Corteo che passerà vicino all’allevamento Green Hill e si dirigerà verso la piazza del comune. Verranno accesi tanti lumini quanto i 2500 beagle prigionieri. Concentramento ed altri dettagli disponibili al più presto.

(dal sito: www.fermaregreenhill.net)

domenica 17 ottobre 2010

SABATO 6 NOVEMBRE A MONTICHIARI (BS),
CORTEO NAZIONALE CONTRO GREEN HILL

SU GREEN HILL: C’E’ POSTA, PER LORO.

Qualche giorno dopo la realizzazione del corteo nazionale tenutosi a Roma siamo venuti a sapere che il sottosegretario Francesca Martini, in accordo con il Ministero della Salute, ha provveduto a far recapitare all‘assessore alla Sanità della regione Lombardia la lettera nella quale si richiede in maniera ‘auspicabile e doverosa’ l’applicazione della legge regionale riguardante tutti gli allevamenti di cani.

Insomma verrebbe da pensare che il sottosegretario Martini e il Ministero abbiano fatto il loro ‘dovere istituzionale’. Noi d’altronde non possiamo che rilevare quello che sta accadendo e trarre le giuste considerazioni: non è sicuramente casuale che la lettera della richiesta di applicazione del regolamento sia partita al’ indomani della realizzazione del corteo. Sentiamo di affermare senza ombra di dubbio che se c’è stata pressione, questa è venuta dalle circa 10.000 persone accorse a Roma piuttosto che dalla scelta dei politici dell’attuale Governo. Prendiamo atto di questa presa di posizione ma ricordiamo che Green Hill alleva, segrega e spedisce cani beagle ai centri di tortura di tutta Europa da molto prima dello scorso sabato 25 settembre. Qualcuno si prenderà i meriti politici di una decisione che su carta fornisce un grosso scossone all’allevamento, scossone che potrebbe essere letale. Lo dicevamo anche noi da mesi: l’applicazione della legge regionale spingerebbe di fatto Green Hill alla chiusura. Abbiamo raggiunto gli intenti del corteo nazionale, ovvero portare all’attenzione pubblica il tema scottante della vivisezione e di Green Hill, lo abbiamo fatto con migliaia di persone che evidentemente si sono fatte sentire al punto giusto.

‘La chiusura di Green Hill potrebbe essere decretata in un attimo se dal Ministero della Salute avessero la decenza di far applicare a questo allevamento le norme della Regione Lombardia previste per tutti gli altri allevamenti di cani’, questo è quello che scrivemmo annunciando il corteo nazionale ed è ciò che adesso è accaduto. La responsabilità di quanto avviene sulle ‘colline verdi’ di Montichiari ripassa allaRegione Lombardia che già da tempo aveva espresso la volontà di risolvere la ‘questione Green Hill’, sarà poi la ASL regionale a doversi occupare del ‘lato tecnico’ (ovvero modalità e tempi), chiaramente su quest’ultima deve ritornare l’attenzione e la pressione. Vorremmo però chiarire un passaggio fondamentale: la lotta che portiamo avanti non ha mai messo in discussione i nostri principi abolizionisti, quando abbiamo esposto la discrepanza della legge regionale lo abbiamo fatto sapendo che ciò che rimane un nostro punto di arrivo è la liberazione animale e non solo l’applicazione di una normativa. Stiamo interpretando la legge regionale esattamente come tutte le altre leggi e le persone che le regolamentano… malleabili. In questo momento applicare tale normativa racchiude un passaggio utile per poter raggiungere il nostro scopo. Deve rimanere tale, un passaggio e nulla più. In questo ambito si inserisce la nostra riflessione sullo situazione attuale: è chiaro adesso che la probabilità di chiusura di Green Hill è molto alta, la questione è: quando? Questo coordinamento formato da attivist* antispecist* ed abolizionist* non ritiene opportuno fermarsi adesso, quando probabilmente molte associazioni protezioniste avrebbero concluso la loro lotta. Intendiamo continuare e sottolineare che per quanto una normativa regionale possa di fatto dare uno scossone decisivo, allo stesso tempo il nostro cuore batte ancora assieme ai 2500 cuori di altrettanti individui che in questo momento sono rinchiusi dentro Green Hill, e lo saranno ANCORA per un tempo indefinito. Sentiamo il dovere di non accontentarci e questo dovrebbe essere un fatto sotto inteso, chi ha immaginato diversamente riguardo le nostre istanze probabilmente non ha capito bene chi siamo. Green Hill potrebbe chiudere? Noi rispondiamo: ‘Bene, ma non è ancora chiuso’. E finchè esisterà un posto del genere, finchè esisteranno sul suolo nazionale allevamenti di animali destinati ai laboratori allora no, noi non ci accontenteremo. Contrariamente a quanto potrebbe ritenere qualcuno, non pensiamo di essere ancora giunti al termine del nostro percorso, a dire la verità ci sentiamo di affermare non con assoluta certezza che è appena iniziato. Un percorso che ha una rotta ben precisa e che mira ad uno scopo imprescindibile: la liberazione animale. Sappiamo dopo il corteo di Roma che può essere il percorso di molti, sappiamo che può essere il percorso di chi vuole veramente cambiare qualcosa, sappiamo che non siamo soli e che là fuori ci siete anche voi, basta ritrovarsi ed agire, tutti insieme, per la liberazione.

In risposta agli ultimi aggiornamenti anticipiamo che SABATO 6 NOVEMBRE 2010 ci ritroveremo in tanti a Montichiari per portare simbolicamente con noi la voce di ognuno dei 2500 cani prigionieri di Green Hill.
A breve divulgheremo i dettagli su questo prossimo appuntamento nazionale, sulla pressione che intenderemo attuare nei confronti della ASL Lombardia e su una serie di iniziative in diverse città che si terranno contro la vivisezione durante la settimana dal primo al sei novembre.

Coordinamento Fermare Green Hill / Ovvero quelli che non si accontentano

(fonte: www.fermaregreenhill.net)

PERCHE' LA VIVISEZIONE E' SBAGLIATA? STEFANO CAGNO - European Social Forum - Firenze, 2002

I precedenti interventi hanno spiegato molto bene la relazione che esiste tra la cultura riduzionista e la sperimentazione animale. Quindi nella mia breve relazione presenterò alcuni dati che dimostreranno l'inutilità, se non la dannosità della sperimentazione animale. Inizierò con una delle tipiche domande che i vivisettori rivolgono agli antivivisezionisti.

"Preferiresti sperimentare su tuo figlio o su un animale?" Apparentemente questa domanda può avere una sola risposta, ossia "preferisco sperimentare sull'animale". In realtà, questa domanda racchiude quello che io chiamerei un ricatto morale. Infatti uno dei due soggetti di questa domanda, cioè il figlio, risulta sempre e comunque vincente. Perciò se io ponessi lo stesso tipo di domanda chiedendo:" Preferisci sperimentare su tuo figlio o sul figlio della vicina di casa?" la risposta sarebbe analoga: "Preferisco sperimentare sul figlio della vicina di casa". Quindi il problema non è più il confronto tra gli esseri umani e gli animali, ma tra un essere umano che risulta sempre vincente e qualsiasi altro essere vivente che risulta sempre perdente. Questo tipo di domanda mi ricorda una delle argomentazioni apparentemente ineccepibili riguardanti gli organismi geneticamente modificati: "gli OGM risolveranno il problema della fame nel mondo". Di fronte ad una così straordinaria opportunità chi potrebbe dire: "non creiamoli"? Ma è proprio vero che gli OGM salveranno le popolazioni del cosiddetto terzo mondo dalla fame? E' proprio vero che non esiste cibo sufficiente a sfamare tutta l'attuale popolazione mondiale, quando esistono due milioni di tonnellate di cereali stoccati dalla Comunità Europea che potrebbero essere regalati agli affamati del terzo mondo? E allora, non sarà che l'argomento fame nel mondo viene utilizzato in maniera demagogica per fare accettare la produzione e la diffusione degli OGM?
Così allo stesso modo, è proprio vero che sacrificando l'animale negli esperimenti salverò mio figlio? Il problema della vivisezione è quindi una medaglia con due facce: una etica e una scientifica. Io tratterò brevemente quella scientifica perché se riuscirò a dimostrare che la vivisezione è un metodo di ricerca privo di valore scientifico non si porrà più nemmeno il problema etico. Perché dovrei sperimentare sugli animali se i risultati che si ottengono provocano un danno per la salute umana?

Per cercare di ottenere il mio scopo, non utilizzerò dati delle associazioni antivivisezioniste, ma solo ed esclusivamente quelli provenienti da riviste scientifiche come "Nature", "Science", etc. Partiamo da questa osservazione: l'85% dei tumori ha una causa ambientale. Quindi, per quale motivo butto via dei soldi per le ricerche sugli animali, ammesso a questo punto ancora che possano avere un valore scientifico, quando l'85% dei tumori sarebbe evitabile semplicemente eliminando le cause che provocano il tumore stesso, ossia soprattutto gli inquinanti ambientali? Se però eliminassimo l'85% dei tumori, diminuiremmo anche l'85% della spesa farmaceutica in quel campo, così come tutto l'indotto che esiste intorno alle patologie tumorali.

Passiamo ora ad un altro esempio, ma restiamo nello stesso campo. Nel 1954 Richard Doll, ricercatore britannico, dimostrò grazie ad una ricerca epidemiologica che il fumo di sigarette predisponeva ad ammalarsi di cancro al polmone. I vivisettori dissero che l'osservazione era molto interessante ma che, per avere un valore scientifico, bisognava verificarla negli animali da laboratorio. In questo caso si arrivò ad una situazione paradossale, ossia ciò che era già stato dimostrato nell'uomo con ricerche di tipo epidemiologico, per essere considerato valido, doveva essere ripetuto nell'animale da laboratorio. Purtroppo però questi ultimi non si ammalano di tumore al polmone! Esistono delle foto grottesche in cui si vede un coniglio fumare dodici sigarette contemporaneamente! Naturalmente bloccato in un apparecchio di contenzione! E guarda caso queste ricerche in buona parte erano finanziate dalle industrie del tabacco. Dopo decenni, finalmente, i dati epidemiologici furono talmente numerosi che nemmeno i vivisettori non poterono negare la relazione tra fumo di sigarette e cancro al polmone umano. Cosa diranno allora tutte quelle persone che sono morte e tutti i loro parenti? Chi dovranno "ringraziare", se non i vivisettori che hanno negato un dato scientifico già da decenni dimostrato? D'altro canto come possiamo stupirci di quanto accaduto nelle ricerche sul tumore polmonare se il 46% delle sostanze cancerogene per i ratti non lo sono nei topi? Come possiamo pensare di capire cosa succede nell'uomo, quando ratti e topi, cioè due specie di roditori si comportano in maniera differente nel 46% dei casi? Affidarci alla vivisezione o ai dadi sono due metodi che possiedono lo stesso valore scientifico.
Nel 1998 sono state pubblicate su IAMA, una delle riviste scientifiche più importanti al mondo, due ricerche condotte negli Stati Uniti d'America, ossia nella nazione tecnologicamente più avanzata, che hanno dimostrato come il 52% dei farmaci commercializzati in questa nazione avevano presentato gravi reazioni avverse, ossia avevano provocato morte, rischio di morte o invalidità permanente. Tutti questi farmaci erano stati precedentemente giudicati sicuri negli animali. In conseguenza di ciò, centomila statunitensi ogni anno muoiono per le reazioni avverse da farmaci, tutti considerati assolutamente innocui con i test sugli animali! Pertanto la patologia da somministrazione di farmaci , da un punto di vista epidemiologico e statistico, è la quarta/quinta causa più frequente di morte negli Stati Uniti d'America. E ancora possiamo ricordare che tutti i primi trapiantati di qualsiasi tipo d'organo: cuore, polmone, fegato, reni o quant'altro, sono tutti morti, nonostante i chirurghi precedentemente si erano "fatti la mano" sugli animali! O forse sarebbe meglio dire che sono morti poiché i chirurghi precedentemente si erano "fatti la mano" sugli animali.

Passiamo ora ad un altro campo in cui vengono uccisi ogni anno milioni di animali in tutto il mondo: i test di tossicologia. Ogni sostanza, ossia farmaci, cosmetici, pesticidi, prodotti per l'igiene della casa, prima di essere commercializzata, viene provata con un test che si chiama LD50, che significa dose letale 50. Consiste nel somministrare dosi crescenti della sostanza in studio fino ad ottenere quella che uccide il 50% degli animali. Questo test risale al 1927: tutti voi ora sapete che la sicurezza delle sostanze con le quali venite a contatto è affidata ad una prova vecchia di quasi un secolo. Al contrario ogni anno in tutto il mondo le industrie automobilistiche, dei cellulari, dei televisori, dei frigoriferi, di qualsiasi oggetto, immettono sul mercato nuovi prodotti, che teoricamente dovrebbero essere migliori, più sicuri, più efficienti. Allora perché l'efficacia e soprattutto la sicurezza dei farmaci e delle sostanze con le quali noi veniamo a contatto è ancora basata su un test del 1927? Lo stesso ragionamento vale per il Draize Test che riguarda soprattutto i cosmetici. In questo caso si prendono i conigli, si mettono in un apparecchio di contenzione, si spalma la sostanza negli occhi degli animali e la si tiene per ore, per giorni, fino a volte ad arrivare alla necrosi, cioè alla morte, ed alla distruzione degli occhi. Questo test risale al 1944!

Eppure, quando le industrie farmaceutiche sono state portare in giudizio per i danni provocati dai loro farmaci si sono difese dicendo: "Noi abbiamo sperimentato sugli animali, ma si sa che questi sono differenti dagli esseri umani". Il caso più famoso è stato quello del Talidomide che risale alla fine anni '50. Questo farmaco ha provocato la nascita nel mondo di 10.000 bambini focomelici, ossia senza in parte o in toto, gli arti superiori e/o inferiori. Allora, quando si tratta di guadagnare, gli animali sono sufficientemente simili agli uomini per essere un valido modello sperimentale; quando bisogna tirare fuori i soldi per pagare i danni, allora gli animali non sono sufficientemente simili agli esseri umani per essere un valido modello sperimentale.
Da un punto di vista scientifico l'errore principale consiste nel confondere i sintomi con le sindromi. I vivisettori si basano sul concetto di simile, ma in biologia il concetto di simile non ha senso. E' simile un ratto ad un essere umano perché è un essere vivente. La similitudine però finisce lì! Due persone hanno la febbre: sono simili. La prima però ha la febbre perché ha l'influenza, l'altra sta morendo di Aids. Sono simili? Vanno curati alla stessa maniera? Assolutamente no, eppure sono simili perché entrambe hanno la febbre!

In laboratorio noi induciamo artificialmente dei sintomi, forzatamente, in maniera completamente differente da come si sviluppano spontaneamente in natura. E poi consideriamo quel sintomo uguale alla malattia, ma questa è qualcosa di molto più complesso e di unico per ogni specie, e a volte le malattie sono anche differenti in base alle razze.

Concludo parlando degli animali transgenici, cioè manipolati geneticamente. L'Oncomouse, detto anche Oncotopo, è stato il primo animale brevettato nel 1988 negli Stati Uniti d'America. L'Oncomouse è un topo nel cui DNA è stato inserito un gene umano che dovrebbe provocare lo sviluppo di un tumore alla mammella. Dico dovrebbe, perché questo non succede sempre. Sono passati 14 anni da allora, tutti i laboratori di oncologia sperimentale utilizzano l'Oncomouse, ma a 14 anni di distanza nessuna scoperta scientifica è stata ottenuta grazie all'Oncomouse! Tutto ciò poiché l'Oncomouse è simile agli esseri umani perché sviluppa questo tumore alla mammella, ma per tutto il resto continua a comportarsi come un topo!

Se io somministro una cura sperimentale per i tumori a questo animale transgenico, la metabolizzerà da topo, perché il suo fegato continua ad essere quello di un topo e non di un essere umano. Allora cosa dobbiamo fare? Dobbiamo aggiungere un secondo gene, un terzo gene, quanti geni possiamo inserire per rendere l'Oncomouse un valido modello sperimentale? Però quanti più geni noi inseriamo, quanto più ci avviciniamo all'essere umano. Così chi crea gli animali transgenici a scopo sperimentale dimostra nei fatti che gli antivivisezionisti hanno ragione, perché umanizzando l'animale si dimostra che l'animale non è un valido modello sperimentale, ma il valido modello sperimentale è l'uomo. Il problema non è se sperimentare o meno sugli esseri umani, ma sperimentare in maniera eticamente accettabile e la sperimentazione sugli animali è l'anticamera di una sperimentazione umana assolutamente priva di regole, dove la vera cavia diventa l'essere umano e la cavia originale, l'animale, è il pretesto per avere mano libera sulla nostra specie.

In base a tutti gli esempi presentati, credo di avere dimostrato che la vivisezione non contribuisce in alcun modo al progresso scientifico ed anzi è in grado di provocare gravi danni alla salute umana. Risulta pertanto inutile anche affrontare l'argomento etico, per altro rilevante, poiché la vivisezione non possiede nemmeno i requisiti scientifici per poter continuare ad essere praticata. La sua sopravvivenza è resa possibile dai benefici che provoca in quanti la praticano, ricercatori ed industrie chimico-farmaceutiche, e non da interessi collettivi.

Concluderei con una osservazione: chiunque ha sete di giustizia e di verità deve battersi contro la svendita del mondo e della vita e attualmente l'ingegneria genetica è l'esempio più tragico e più devastante. Impegnandosi però contro la svendita del mondo e della vita, bisogna per forza battersi anche contro uno dei suoi più odiosi esempi che è quello della sperimentazione animale e in questo caso come in molti altri l'impegno di ognuno di noi può fare la differenza.

(fonte: www.equivita.it)

Domenica 17 ottobre 2010, dalle ore 20.00 circa, presso l'ArciDallò
(piazza Dallò, Castiglione delle Stiviere MN)
prosegue la raccolta firme contro Green Hill.
Nel corso della serata: incontro con un nutrizionista che parlerà della dieta vegan e, al termine, buffet vegan!

domenica 10 ottobre 2010

Domenica 10 ottobre 2010, dalle ore 20.00 circa, presso l'Arcidallò
(Piazza Ugo Dallò, Castiglione delle Stiviere MN),
sarà possibile firmare la petizione per far chiudere Green Hill.

Nel corso della serata si terrà un incontro con dibattito e proiezioni su:

"Metodi di sfruttamento animale" e "Antispecismo"

sabato 9 ottobre 2010

Sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle 9.00 alle 19.00,
presso il Centro Fiera del Garda di Montichiari (BS),
nell'ambito dell'evento "Rombo di Tuono", troverete il nostro
banchetto informativo e raccolta firme contro Green Hill.



sabato 2 ottobre 2010

Domenica 17 ottobre 2010, dalle ore 20.00 circa, presso l'ArciDallò
(piazza Dallò, Castiglione delle Stiviere MN)

prosegue la raccolta firme contro Green Hill.
Nel corso della serata: incontro con un nutrizionista che parlerà della dieta vegan e, al termine, buffet vegan!
Domenica 10 ottobre 2010, dalle ore 20.00 circa, presso l'Arcidallò
(Piazza Ugo Dallò, Castiglione delle Stiviere MN),
sarà possibile firmare la petizione per far chiudere Green Hill.
Nel corso della serata si terrà un incontro con dibattito e proiezioni su:
"Metodi di sfruttamento animale" e "Antispecismo"



venerdì 1 ottobre 2010

Telecolor trasmetterà un servizio su Green Hill e sulla vivisezione sabato 2 ottobre ore 20.40. (Lo stesso servizio andrà in onda anche domenica 3 ottobre alle 17.40, su Primarete).




Il Comitato ribadisce l'importanza dell'informazione come strumento di lotta contro Green Hill e contro tutti gli allevamenti di cavie da laboratorio.