giovedì 28 febbraio 2013

PRESIDIO DI SABATO 2 MARZO A MONTIRONE

ALCUNE PRECISAZIONI IMPORTANTI CIRCA LA PROTESTA:

Ci sembra doveroso sottolineare quali saranno le modalità della nostra iniziativa in programma sabato 2 marzo contro l'allevamento di visoni a Montirone (BS):

Non saranno tollerati atteggiamenti e simboli che si rifanno a idee e contenuti di matrice razzista, sessista, specista, xenofoba e omofoba. Non saranno altresì accettati atteggiamenti fisicamente e verbalmente aggressivi, offensivi e di stampo denigratorio.

Crediamo che la lotta per la liberazione animale possa raggiungere il suo pieno potenziale attraverso una critica nei confronti della società umana in cui viviamo e attraverso uno smantellamento di tutte quelle idee e pratiche che autorizzano e legittimano la violenza del più forte sul più debole, la prevaricazione e lo sfruttamento.

Invitiamo chiunque partecipi a questa iniziativa a non permettere ad eventuali provocatori e provocatrici di rovinare questa protesta e di inquinare con la loro presenza il messaggio contro lo sfruttamento e la prevaricazione del più forte sul più debole di cui questa protesta si fa portavoce.

Ringraziamo anticipatamente tutti e tutte coloro che parteciperanno in maniera positiva, seria e costruttiva a questa protesta.

Antispecisti Libertari Brescia
Comitato Montichiari Contro Green Hill

mercoledì 27 febbraio 2013

presidio di sabato 2 marzo a Montirone (BS)

ATTENZIONE!!!!

IL PRESIDIO DI SABATO 2 MARZO SI TERRA' IN VIA GIARDINO (parallela di via Palazzo, alle spalle dell'allevamento ed è la strada che collega Montirone a Bagnolo Mella) E NON PIU' IN VIA PALAZZO.

Ci troveremo all'altezza dell'imbocco di via Giardino, dove è terminato il primo corteo del 22 settembre e poi insieme andremo verso il luogo del presidio.

PRESIDIO CONTRO LA RIAPERTURA DELL'ALLEVAMENTO DI VISONI DI MONTIRONE

SABATO 2 MARZO
ORE 15.30
VIA GIARDINO
MONTIRONE (BRESCIA)

Partecipa attivamente alla lotta per la Liberazione Animale,
ti aspettiamo!

Antispecisti Libertari Brescia
Comitato Montichiari contro Green Hill



giovedì 21 febbraio 2013

IL SINDACO FARA’ RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO: SOSPENSIONE DELLA PROTESTA RIVOLTA AL COMUNE DI MONTIRONE

IL SINDACO FARA’ RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO: SOSPENSIONE DELLA PROTESTA RIVOLTA AL COMUNE DI MONTIRONE

La protesta via mail, lanciata nel pomeriggio di ieri dal collettivo ‘Antispecisti Libertari di Brescia’ e dal ‘Comitato Montichiari contro Green Hill’, in pochissime ore ha dato i suoi frutti.

Centinaia di persone hanno scritto al Sindaco di Montirone, Francesco Lazzaroni, chiedendogli di impugnare la sentenza emessa dal TAR, affinché venga definitivamente chiuso l’allevamento di visoni di proprietà della famiglia De Poli.

Molti, tra coloro che hanno inviato la mail al Sindaco, stanno ricevendo risposta.
Riportiamo un passaggio della risposta del Sindaco:
"lo scrivente ha preso contatti fin dal giorno dopo la sentenza con il legale incaricato della causa al fine di predisporre il ricorso al Consiglio di Stato. "

‘Antispecisti Libertari di Brescia’ e ‘Comitato Montichiari contro Green Hill’ prendono atto di questo impegno, pubblicamente assunto dal Sindaco di Montirone e suggeriscono di interrompere, per il momento, la protesta via mail.

Naturalmente continueremo a tenere alta l’attenzione sull’allevamento dei De Poli.
Proprio ieri, sappiamo essere arrivato un altro furgone carico di visoni.

Vi invitiamo a partecipare numerosi al presidio di sabato 2 marzo, ore 15.30 a Montirone.
> Evento
www.facebook.com/events/620299131320729/

Per gridare in nome di chi non ha voce il nostro NO alla crudeltà, NO allo sfruttamento, NO alla schiavitù animale, NO allo specismo!

Antispecisti Libertari Brescia
Comitato Montichiari contro Green Hill

mercoledì 20 febbraio 2013

MORIRE PER UNA PELLICCIA - INVESTIGAZIONE NEGLI ALLEVAMENTI DI VISONI IN ITALIA


 MORIRE PER UNA PELLICCIA 
INVESTIGAZIONE NEGLI ALLEVAMENTI DI VISONI IN ITALIA

> A questo LINK il Trailer del' investigazione: http://bit.ly/151Putz
GUARDA E DIFFONDI IL VIDEO

Per più di 18 mesi le organizzazioni essereAnimali e Nemesi Animale hanno documentato la realtà degli allevamenti di visoni in Italia. Una realtà quasi segreta, nascosta, sconosciuta ai più e molto protetta. Allevamenti da cui ogni anno 170.000 animali escono morti e scuoiati.

Entrando negli allevamenti, piazzando telecamere nascoste e tramite un infiltrato abbiamo documentato la loro nascita, la loro vita in gabbia, la loro sofferenza e la loro morte.

Per la prima volta in Italia viene documentata l’uccisione dei visoni con camere a gas. Per la prima volta in assoluto un nostro infiltrato ha potuto filmare con una telecamera nascosta le prime fasi di lavorazione dei cadaveri.

La presentazione di questo documento è il primo passo di una campagna di sensibilizzazione e pressione intrapresa da essereAnimali e Nemesi Animale.

▸▸ L’obiettivo è giungere all’abolizione della pratica dell’allevamento di animali per la produzione di pellicce.



> Visita il sito e firma la petizione online per l'abolizione degli allevamenti di animali da pelliccia: www.VISONILIBERI.org





Il VIDEO INTEGRALE:



mail di protesta per chiedere la chiusura dell'allevamento di visoni di Montirone

PROTESTA RIVOLTA AL COMUNE DI MONTIRONE PER CHIEDERE LA DEFINITIVA CHIUSURA DELL’ALLEVAMENTO DI VISONI

Il braccio di ferro tra il Comune di Montirone e l’allevamento di visoni “La Fioreria” si è concluso, con una inaspettata sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, a favore di quest’ultimo.

È stata quindi annullata l’ordinanza municipale che imponeva la chiusura della struttura. Il Comune ha accusato “La Fioreria” di violare i limiti minimi legali di cento metri dalle case più vicine e mezzo chilometro dal centro urbano, mentre i legali dell’allevamento hanno fatto leva sulla non retroattività del regolamento, entrato in vigore quando l’allevamento di visoni era già in piena operatività.

Il Tar motiva la sentenza con queste parole: “Il Comune avrebbe dovuto dimostrare inconvenienti igienici e sanitari legati all’allevamento tali da determinare il concreto, serio ed effettivo danno alla salute. Inoltre, l’allevamento di visoni è meno impattante di un capannone avicolo dal punto di vista sanitario e ambientale”.
Ma il problema non erano le distanze?
Perché il Tar non ha tenuto in considerazione i rilievi effettuati?
ASL, Arpa, Guardie Ecologiche non avevano riscontrato irregolarità?

> Leggi la sentenza del TAR
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Brescia/Sezione%202/2012/201200653/Provvedimenti/201300137_01.XML

Noi abbiamo letto bene la sentenza e siamo pienamente convinti che qualcosa si possa ancora fare per tentare di chiudere questo ennesimo lager per animali.

Per questo vi chiediamo di scrivere al Sindaco di Montirone, Francesco Lazzaroni, chiedendogli di impugnare la sentenza, in quanto ci sono i presupposti per un esito positivo della vicenda, questo se il primo cittadino vorrà veramente la chiusura dell'allevamento di visoni “La Fioreria” che in questi giorni ha ripreso la sua crudele e spietata attività.

Per quanto concerne la questione relativa all’inquinamento, rispondiamo che qualsiasi allevamento intensivo ha un impatto ambientale devastante, causato dai liquami e dalle deiezioni prodotte dagli stessi animali. Gli scarichi degli allevamenti vanno ad inquinare sia l’aria che le acque della zona, soprattutto per l’alta percentuale di ammoniaca presente nelle urine, senza contare i farmaci con cui gli animali vengono imbottiti per “rendere” di più.

L’ALLEVAMENTO DI VISONI SI PUO’ ANCORA CHIUDERE!

> Partecipa attivamente alla lotta per la liberazione animale:
http://www.facebook.com/events/620299131320729/

SABATO 2 MARZO
ORE 15.30
VIA PALAZZO 76
MONTIRONE (BS)

> Guarda e diffondi l'investigazione realizzata da Nemesi Animale eessereAnimali - Morire per una pelliccia:
http://bit.ly/morireperunapelliccia

Antispecisti Libertari Brescia
Comitato Montichiari contro Green Hill

---

> Chiama in Comune e chiedi di parlare col Sindaco:
030 2677097

> Invia la lettera di protesta indirizzata al Comune di Montirone.

Blocco mail:
municipio@legal.comune.montirone.bs.it
comune.montirone@comune.montirone.bs.it

Lettera tipo:

Salve,
inoltro questa lettera di protesta per chiedere al Sindaco di Montirone Francesco Lazzaroni, di impugnare la sentenza emessa dal TAR, affinché venga definitivamente chiuso l’allevamento di visoni sito in via Palazzo 76 di proprietà della famiglia De Poli, in quanto ci sono tutti presupposti per un esito positivo della vicenda.
E’ giunto il momento di bloccare queste attività che lucrano sulla pelle e sulla vita di migliaia di esseri viventi. L’industria della pelliccia uccide ogni anno oltre 60 milioni di animali, questo unicamente per soddisfare le richieste di una moda assassina e inutile. Non possiamo più fare finta di nulla.
Saluti,
(Nome e Cognome)


martedì 19 febbraio 2013

PRESIDIO A MONTIRONE RINVIATO AL 2 MARZO

ATTENZIONE 
Per motivi legati alla concomitanza con le consultazioni elettorali e non dipendenti dalla volontà degli organizzatori, il PRESIDIO in programma per il 23 febbraio è stato RINVIATO a SABATO 2 MARZO, stessa ora.


lunedì 11 febbraio 2013

PRESIDIO CONTRO LA RIAPERTURA DELL'ALLEVAMENTO DI VISONI DI MONTIRONE

ATTENZIONE Per motivi legati alla concomitanza con le consultazioni elettorali e non dipendenti dalla volontà degli organizzatori, il PRESIDIO in programma per il 23 febbraio è stato RINVIATO a SABATO 2 MARZO, stessa ora.

PRESIDIO CONTRO LA RIAPERTURA DELL'ALLEVAMENTO DI VISONI DI MONTIRONE

SABATO 23 FEBBRAIO
ORE 15.30
VIA PALAZZO 76
MONTIRONE (BRESCIA)

 Evento FB
www.facebook.com/events/620299131320729/

Il Collettivo ‘Antispecisti Libertari Brescia’ e il ‘Comitato Montichiari contro Green Hill’, organizzano un presidio davanti all'allevamento di visoni a Montirone in provincia di Brescia.

Purtroppo si è verificato ciò che non avremmo mai voluto che accadesse, ovvero la riapertura dell'ennesimo allevamento lager.

Il TAR - Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso della famiglia De Poli, proprietaria dell'allevamento, permettendo così di riaprire l’attività, tant'è che è già stato documentato il trasferimento dei primi animali.

Oltre 3000 individui saranno nuovamente rinchiusi in questo lager per animali.
Oltre 3000 esseri viventi non potranno che subire continui maltrattamenti fisici e psicologici.
Oltre 3000 esseri senzienti patiranno la loro condizione di prigionia e la privazione della libertà.

L'industria della pelliccia nient'altro è che un attività che lucra letteralmente sulla pelle degli animali. L'unico scopo, oltre a quello del profitto, è assecondare una moda assassina che ancora oggi considera gli animali, esseri viventi e senzienti, come prodotti, come materia prima.

Animali nati per la vita selvaggia, nella natura, sono costretti a vivere in gabbie minuscole dove ogni istinto viene negato e violato. Prigioni dove la schiavitù si trasforma in una sofferenza perpetua, fino al giorno in cui gli allevatori, facendo molta attenzione a non rovinare il prezioso manto, strapperanno la pelle dal corpo di queste creature.

Questa industria non trae profitto solo tra gli acquirenti di capi interamente costituiti da pelliccia ma anche, in misura sempre crescente, dal mercato degli indumenti invernali dotati di inserti, come ad esempio giacconi col cappuccio col pelo, guanti o sciarpe con pelo animale o calzature con guarnizioni di pelliccia.

Il boicottaggio di questi prodotti è importante. Non acquistare indumenti che presentino componenti di origine animale significa due cose: non finanziare questo sistema di tortura, sfruttamento e morte; dare un segnale forte a chi legittima l'esistenza di questo meccanismo sporco di sangue.

E' notizia di qualche mese fa che i Paesi Bassi abbiano approvato il bando totale degli allevamenti di animali considerati “da pelliccia” sul proprio territorio. Speriamo che ciò possa accadere presto anche in Italia, sebbene non sia nostra intenzione delegare la lotta per la liberazione animale ai parlamenti, bensì portarla avanti dal basso, senza per forza doversi piegare alle logiche dei partiti o delle grandi associazioni.

Gli animali non sono indumenti, scegli Vegan!
Antispecisti Libertari Brescia
Comitato Montichiari contro Green Hill

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ALCUNE PRECISAZIONI IMPORTANTI CIRCA LA PROTESTA:

Ci sembra doveroso sottolineare quali saranno le modalità della nostra iniziativa.

Non saranno tollerati atteggiamenti e simboli che si rifanno a idee e contenuti di matrice razzista, sessista, specista, xenofoba e omofoba. Non saranno altresì accettati atteggiamenti fisicamente e verbalmente aggressivi, offensivi e di stampo denigratorio.

Crediamo che la lotta per la liberazione animale possa raggiungere il suo pieno potenziale attraverso una critica nei confronti della società umana in cui viviamo e attraverso uno smantellamento di tutte quelle idee e pratiche che autorizzano e legittimano la violenza del più forte sul più debole, la prevaricazione e lo sfruttamento.

Invitiamo chiunque partecipi a questa iniziativa a non permettere ad eventuali provocatori e provocatrici di rovinare questa protesta e di inquinare con la loro presenza il messaggio contro lo sfruttamento e la prevaricazione del più forte sul più debole di cui questa protesta si fa portavoce.

Ringraziamo anticipatamente tutti e tutte coloro che parteciperanno in maniera positiva, seria e costruttiva a questa protesta.



sabato 9 febbraio 2013

MONTIRONE: sta per riaprire l'allevamento di visoni

Oggi vi dobbiamo dare una bruttissima notizia, visto che il Tar ha accolto il ricorso dell'allevamento di visoni La Fioreria sembra proprio che a breve questo lager riprenda la sua attivita', in questi giorni abbiamo monitorato la situazione e dopo aver assistito alla pulizia dei locali e delle gabbie oggi abbiamo visto arrivare i mangimi e anche i primi esseri destinati a diventare pellicce.Ci chiediamo come è possibile tutto questo in cosi poco tempo visto che la sentenza non è ancora stata pubblicata e soprattutto nello stesso posto?
Il PM Cassani, lo stesso di Green Hill ha affermato che era in regola. Ma ASL, Arpa, Guardie ecologiche non avevano riscontrato delle irregolarità? dov'è quella documentazione? Perchè il Tar non ha tenuto in considerazione i rilievi effettuati? Come mai ripartono cosi presto?
Noi e i cittadini di Montirone siamo sconcertati da questa decisione del Tar ma di sicuro non staremo passivi a guardare. Basta allevamenti di morte!Basta sofferenze inutili per soddisfare un'assurda vanita'!


sabato 2 febbraio 2013

PRESIDIO CONTRO L'INDUSTRIA DELLA PELLE E DELLA PELLICCIA


Vi proponiamo alcune immagini del presidio svoltosi oggi, 2 febbraio 2013, a Brescia contro l'industria della pelle e della pelliccia organizzato da Antispecisti libertari di Brescia e Comitato Montichiari contro Green Hill. Una cinquantina di persone si sono riunite per protestare in modo serio e costruttivo contro l'assurda moda della pelliccia. Decine di volantini informativi sono stati distribuiti ai passanti; molte, troppe persone, indossano ancora pellicce ma anche giubbotti con inserti di pelliccia (bordi di cappucci, in particolare) o accessori (cappelli, guanti, portachiavi, borse) sporchi di sangue. 

Di seguito riportiamo alcune informazioni tratte dal sitowww.agireora.org e vi invitiamo ad approfondire. E’ ora di smettere di indossare cadaveri. E’ ora di smetterla con la crudeltà.



ps grazie di cuore a tutte le persone che, nonostante il freddo pungente e il cielo grigio hanno partecipato alla nostra iniziativa e hanno dedicato qualche ora del loro tempo a dare voce a chi non può gridare: gli animali.




















>>>

PELLICCE, SAI CHI INDOSSI?
Gli animali "da pelliccia" vengono allevati in gabbie strette ed anguste adatte a far risparmiare spazio all'allevatore, ma soprattutto a impedire il movimento dell'animale che potrebbe rovinare la sua pelliccia. Secondo le nuove leggi, il benessere dell'animale dovrebbe valutarsi in base alle 5 libertà cui gli animali hanno diritto e al rispetto delle esigenze dettate dalle caratteristiche della singola specie:
Libertà dalla sete, dalla fame e dalla cattiva nutrizione;
Libertà di avere un ambiente fisico adeguato;
Libertà dai danni fisici;
Libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche normali;
Libertà dalla paura;
Negli allevamenti attuali non si può certo dire che vengano rispettati i loro diritti! Chiusi in piccole gabbie, costretti a muoversi su superfici innaturali che spesso portano al ferimento delle zampe (reti metalliche), isolati dai loro simili, alimentati in maniera innaturale. La loro vita è molto breve (il tempo necessario perché la loro pelliccia sia utilizzabile) e non essendo animali destinati all'alimentazione umana le loro carni non vengono sottoposte a controlli. Il che permette agli allevatori di utilizzare composti chimici e farmacologici in grado di tenere in vita gli animali anche se in condizioni così assurde.

Nonostante ciò, il tasso di mortalità negli allevamenti è spesso alto.
Le cattive condizioni di allevamento si ripercuotono sui comportamenti che gli animali presentano: ripetizione ossessiva dello stesso movimento, aumento dell'aggressività, paura, stato di profonda apatia, comportamenti isterici o autolesionisti come spezzarsi i denti mordendo la gabbia.
Una tecnica di allevamento particolarmente crudele è quella di esporre, in inverno, gli animali al freddo per far sì che sviluppino una pelliccia più folta.

L'uccisione può avvenire sia con il gas che con l'elettricità, non essendo gli animali tutelati da alcuna legge a riguardo. Nel caso di soffocamento da gas, gli animali vengono chiusi in gabbie di legno collegate allo scarico di una macchina agricola (in genere). Nel caso di morte con elettricità due elettrodi vengono inseriti nella bocca e nell'ano e vengono trattenuti con delle pinze mentre la scarica elettrica li uccide.

Purtroppo sono tanti (10-20 milioni di mammiferi) anche gli animali uccisi in libertà per farne delle pellicce.
Nei boschi si usano le tagliole. Gli animali vittime di queste trappole rimangono anche per una settimana ad aspettare il cacciatore che verrà ad ucciderli. Nel frattempo la ferita si gonfia provocando dolori indescrivibili.

Cosa ancora più assurda è il fatto che spesso gli animali vittime delle tagliole sono animali non utilizzabili per le pellicce, quindi è una caccia spietata che non risparmia nessun mammifero abitante del bosco. Famosi sono inoltre i cacciatori di piccoli di foche che uccidono i piccoli a bastonate in testa e li scuoiano davanti alle loro madri impotenti, a cui lasciano il cadavere sanguinante e scuoiato del piccolo.

Per rendere una minima idea di quanta morte e sofferenza implichi ogni singola pelliccia riportiamo il numero di animali necessari per confezionarne una

Animale Numero di pelli

Agnello droadtail 30 - 45
Agnello Karakul 18 - 26
Bob-cat 15 - 20
Castoro 16 - 20
Cavallino 6 - 8
Cincillà 130 - 200
Coyote 12 - 16
Criceto 120 - 160
Ermellino 180 - 240
Fishe 18 - 25
Foca (cucciolo) 5 - 8
Gatto 20 - 30
Ghiottone 5 - 7
Lince 8 - 18
Lontra 10 - 20
Lupo 3 - 5
Martora 40 - 50
Moffetta 60 - 70
Nutria 25 - 35
Ocelotto 12 - 18
Opossum 30 - 45
Procione 20 - 35
Puzzola 50 - 70
Scoiattolo 120 - 200
Tasso 10 - 12
Topo muschiato 60 - 110
Visone 30 - 50
Volpe 10 - 20
Wallaby 20 - 30
Zibellino 50 - 80