mercoledì 19 novembre 2014

PROCESSO A GREEN HILL - UDIENZA DEL 19.11.2014 LE NOSTRE IMPRESSIONI

PROCESSO A GREEN HILL - l'udienza è terminata alle 17.20 e riprenderà mercoledì 26/11/14 ore 9.00. L'abbiamo seguita molto attentamente e non ci sono sfuggite incongruenze e grossolane imprecisioni da parte di alcuni testi della difesa. Presenti in aula tutti e 4 gli imputati: Graziosi, Bravi, Gotti e Rondot. Per questi ultimi due, di nazionalità francese, il loro avvocato ha preteso un interprete, forse sperando in un rinvio dell'udienza. Gli è andata male perchè il PM in pochissimi minuti ne ha reperito uno.
Sempre la difesa, e sempre nel tentativo di temporeggiare, ha preteso un altro interprete, questa volta di lingua inglese, per la traduzione di alcune mail tra i dipendenti dell'allevamento e la Rondot. In tutto una ventina di mail estrapolate dall'hard disk dei loro pc (quindi lettere che hanno scritto loro, non piovute dal cielo....). Anche in questo caso, molto efficientemente, si è trovato subito il perito che ha assunto l'incarico di tradurre questi documenti. Un paio di mail sono state tradotte "in diretta" e sottoposte ai testi che però non ricordavano né di averle lette né di averle ricevute. In una di queste mail si parla di alcune "dritte" che il Dr. Silini dell'Asl di Lonato avrebbe dato ai vertici aziendali di Green Hill per far sì che, in caso di controlli e ispezioni, tutto risultasse perfettamente in regola! Per non parlare delle sue di ispezioni all'allevamento: pare, sempre preannunciate. Alla faccia dei controlli a sorpresa! Quelli sorpresi siamo noi a sentire certe cose!
Abbiamo sentito spiegazioni assurde: per es. la testimone esperta, ex dipendente di Green Hill, che si occupava personalmente  della socializzazione dei cuccioli seguiva un "manuale" aziendale che prescriveva tra le altre cose di appendere i cuccioli con una imbragatura in modo che non avessero il terreno sotto le zampette. Alla domanda del Giudice sull'utilità/senso di un simile "esercizio" (come l'ha definito la testimone) ovviamente lei stessa non ha saputo giustificare se non dicendo che faceva così perchè così era scritto nel manuale e aggiungendo, un po' imbarazzata, che sicuramente in questo modo il cane si abituava alla presenza degli umani e quindi diventava più docile. Ma certo! Non c'è nulla di meglio per far socializzare un cagnetto che imbragarlo a mezza'aria quasi si trattasse di un panno steso ad asciugare! Ah ma poi la dottoressa ha precisato che non era un'imbragatura; in realtà era una specie di amaca e i cani erano contenti di farsi manipolare e appendere! Chissà se erano contenti anche di morire soffocati dalla segatura o di parvovirosi o di avere la rogna...Se in 30 mesi sono morti quasi 6.000 cani, come è possibile che tutti i dipendenti di Green Hill, escussi in aula, abbiano riferito di aver visto, nel corso delle rispettive e lunghe carriere presso l'allevamento, al massimo 2-3 cuccioli morti e ancor meno "sacrificati" tramite eutanasia? Ma la cosa che ci ha veramente impressionato è stata l'affermazione della teste, Dott.ssa  Giachini dell'Asl Brescia. Dopo aver elogiato Green Hill come un allevamento modello e con animali sani e allegri, ha detto che nel periodo in cui è stata nominata Responsabile sanitario, subito dopo il sequestro e durante gli affidi, questo impegno per lei fu assai gravoso in quanto è "praticamente impossibile occuparsi di 2500 cani da soli"! Ops, ma a Green Hill non ci lavorava un unico e solo veterinario di nome Renzo Graziosi, imputato nel processo e che vedete in questa foto (presa dal dépliant che Green Hill dava a clienti e visitatori della premiata ditta)? O il Dott. Graziosi è dotato di super poteri e riusciva a curare, vaccinare, tatuare, sopprimere i cani "difettati e inutili", facendo tutto da solo, oppure qualcuno gli avrà dato una mano. Non serve essere né veterinari né giuristi per arrivarci. Ciò a maggior ragione se si considera che a Green Hill non esisteva una sala operatoria autorizzata o autorizzabile. Eppure facevano quotidianamente sterilizzazioni, castrazioni, tagli cesarei, eutanasie. Tutto rigorosamente senza la preanestesia, immobilizzando i cani e comprimendogli una mascherina con dell'anestetico gassoso. E in tanto i cani si dimenavano, si irrigidivano, tremavano dalla paura. Ma chi se ne frega, sono solo animali!
Dopo aver sentito le deposizioni dei testi della difesa,  tutte più o meno simili e tutte basate sulla cantilena del "non ricordo" "non lo so" "è passato troppo tempo", vogliamo e pretendiamo a gran voce che venga fatta davvero chiarezza perchè non è possibile che nel XXI secolo esistano posti così, come Green Hill. Questo è stato scoperto, quasi per caso, grazie al Coordinamento Fermare Green Hill che ha scoperchiato il vaso di Pandora, ed ora è sotto processo. Ma gli altri posti in cui si sfruttano e si vivisezionano ogni giorno migliaia di animali? Chi li controlla? Chi accende una speranza per questi esseri viventi anonimi e senza voce di vedere finire queste atrocità una volta per tutte!? Pensiamo ai macachi di Modena o allo stabulario di Ferrara e a tutti i luoghi di tortura esistenti presso università e aziende di ricerca. Sono oltre 600 i luoghi di tortura in Italia! L'unica soluzione è l'abolizione della vivisezione e, per favore, non chiamatela sperimentazione animale, siate meno vigliacchi e meno ipocriti, se ci riuscite!






Nessun commento:

Posta un commento