giovedì 23 novembre 2017

AGGIORNAMENTO udienza del 22.11.2017- processo Green Hill bis

Aggiornamento sulla udienza di ieri processo Green Hill bis.

Il processo ai Veterinari dell'Asl e ai dipendenti di Green Hill, coinvolti nel così detto "processo Green Hill bis", per i quali sono stati chiesti dal PM rispettivamente 2 anni di reclusione e 10 mesi di reclusione, ieri ha subito una battuta d'arresto.  il Giudice ha fissato una nuova, e si spera ultima, udienza per il prossimo 7 febbraio 2018 al termine della quale si attende la sentenza.


Il Comitato Montichiari contro Green Hill sarà presente alla prossima udienza del 7 febbraio 2018, davanti al Tribunale di Brescia, con un presidio di sensibilizzazione e  auspica che anche in questa appendice della triste vicenda che ha toccato il cuore di migliaia di persone qualche anno fa, possa trionfare la Giustizia, così come è accaduto nei tre gradi del processo ai vertici dell'allevamento con le conferme delle condanne.


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"Mercoledì 22 novembre in tribunale a Brescia si è svolta un’altra udienza nell’ambito del processo cosiddetto “Green Hill bis” che vede imputati due veterinari dell’Ats (ex Asl) e tre ex dipendenti per quanto avvenuto all’interno dell’allevamento di cani beagle a Montichiari, nel bresciano, ormai chiusoTra l’altro, i vertici della struttura sono già stati condannati fino all’ultimo grado di giudizio. Questo filone dell’inchiesta, invece, coinvolge i due medici Roberto Silini e Chiara Giachini rei di maltrattamenti e uccisione di animali, falso ideologico in atto pubblico e omessa denuncia.
Gli altri tre, tra Cinzia Vitiello, Antonio Tabarelli e Antonio Tortelli sono imputati per falsa testimonianza in quanto nel primo storico processo contro Green Hill non avrebbero detto la verità sui reali fatti che avvenivano nel canile. Per i due veterinari il sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani a capo del fascicolo ha chiesto 2 anni di condanna, mentre 10 mesi è la richiesta per i tre ex addetti. Nell’udienza di mercoledì sono intervenuti i legali dei due medici in loro difesa, mentre il timore dell’accusa è che si arrivi alla prescrizione.
Infatti, la sentenza era attesa già in precedenza, compresa in quella proprio di mercoledì, ma il giudice ha aggiornato il processo al 7 febbraio quando dovrebbe arrivare l’esito del primo grado. Il pensiero alla prescrizione riguarda il fatto che la vicenda potrebbe avanzare fino agli altri due gradi di giudizio, facendo chiudere la situazione anzitempo. Al “Green Hill bis” si sono costituiti parti civili la Lega Antivivisezione, Enpa e Legambiente.

mercoledì 22 novembre 2017

GREEN HILL BIS - riflessioni


Si è svolta questa mattina, presso il Tribunale di Brescia  l'udienza del cosiddetto processo "Green Hill bis" che vede imputati due veterinari Asl per falso ideologico, omissioni e alcuni dipendenti della società per falsa testimonianza e appena possibile vi aggiorneremo sugli esiti. 

Ci stupisce invece il silenzio dei media, come se ormai non interessasse a nessuno di quel processo. L'opinione pubblica digerisce le notizie e le dimentica in fretta, si sa. E' comodo per i sostenitori della s.a. e dello status quo far sì che i riflettori si spengano su una delle vicende giudiziarie più eclatanti e rivoluzionarie della storia recente in materia di diritti degli animali. Una finestra sulla crudeltà della vivisezione spalancata grazie allo sguardo dolce di 3000 beagle. Una accomodante e tranquillizzante maniera per distrarre le menti dall'inferno della sperimentazione animale con l'intento, nemmeno tanto velato, di assopire di nuovo le coscienze. E' vero, nel mondo vi sono drammi enormi e indescrivibili che ogni giorno mietono vite umane innocenti. Ma lottare per eliminare la violenza e la crudeltà perpetrata in danno degli animali, altrettanto innocenti, vittime di quotidiane sofferenze, torture e atrocità, è un primo e indispensabile passo verso la pace e l'armonia per ogni singolo essere che vive sul nostro Pianeta.
Quindi, vi esortiamo a continuare a lottare contro la vivisezione e contro ogni altra forma di ingiustizia, con il coraggio e la determinazione che contraddistinsero la campagna contro Green Hill, fatta da singole persone, non da sigle o da entità aliene!








domenica 19 novembre 2017

Appello per la REVISIONE DELLA DIRETTIVA 2010/63 ‘SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI UTILIZZATI A FINI SCIENTIFICI'

Il Comitato Montichiari contro Green Hill aderisce all'appello del Movimento Antispecista e si unisce a tutti coloro che chiedono ai parlamentari italiani ed europei seri e precisi impegni per il superamento della sperimentazione animale.

Si riporta di seguito il testo dell'appello:



APPELLO AI PARLAMENTARI ITALIANI e europarlamentari


Gentili Onorevoli,


Come è noto, la direttiva 2010/63, che dovrà essere riesaminata entro il 10 novembre 2017 (art. 58), è l’unica norma UE posta a ‘protezione’ degli animali per quanto riguarda il loro utilizzo a scopo scientifico, imposto - per contro - dai regolamenti per l’immissione in commercio di farmaci e sostanze chimiche.
Tale norma presenta aspetti che possono definirsi illegittimi alla luce di altre norme di rango para-costituzionale per i Paesi membri della UE, con particolare riguardo ai diritti dei cittadini contenuti nella ‘Carta dei diritti fondamentali’ (Trattati dell’Unione) quali la libertà di pensiero, di coscienza e di religione (art. 10). Inoltre, in base all’art.13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione gli Stati membri sono invitati ‘ ….a tener pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale’.
Non si vede pertanto come gli Stati membri possano legiferare in merito laddove norme di rango inferiore (come la direttiva 2010/63) vietino l’emanazione di ‘misure nazionali più rigorose’ (art. 2) a favore del benessere e del rispetto degli animali non umani. 

In base a tali considerazioni, le disposizioni della direttiva 2010/63 di cui si chiede primariamente la modifica o l’abolizione al fine di rispettare i Trattati della UE sono le seguenti:

1) Modifica dell’art. 2 per quanto concerne il divieto per gli Stati membri di legiferare sulle
‘misure più restrittive’;
2) Abolizione della deroga all’utilizzo di animali randagi e selvatici delle specie domestiche
(art. 11, comma 2° e 2b);
3) Obbligatorietà dei metodi alternativi validati anche per la ricerca di base (modifica dell’art.
13);
4) Obbligatorietà dell’uso di metodi sostitutivi per l’insegnamento superiore o la formazione
(modifica dell’art. 13);
5) Possibilità di vietare a livello nazionale ‘taluni metodi’ (es. quelli facenti parte dell’Allegato
VIII) senza limiti di tempo (modifica dell’art. 13);
6) Eliminazione dei possibili confitti di interesse negli OPBA e obbligo alla pubblicazione del
parere individuale dei membri (art. 26);
7) Istituzione di una road-map coordinata dall’EURL-ECVAM per orientare la ricerca di
metodi sostitutivi tra gli Stati membri (modifica art. 47);
8) Inserimenti nei ‘Comitati nazionali per la protezione degli animali’ di almeno 2 esperti in
‘approcci alternativi’ (art. 49).

Grazie per la Vostra attenzione

Movimento Antispecista – e-mail: ma@movimentoantispecista.org