La legge sull'obie
zione di coscienza alla vivisezione
legge 413 del 1993 è una delle tre sole leggi del codice Italiano che prevedono la possibilità
di fare obiezione di coscienza (le altre due, ben più note, riguardano una il servizio militare, l'altra l'aborto).
Un aspetto importante di questa legge è che obbliga "LE strutture pubbliche e private legittimate a svolgere sperimentazione animale" a "RENDERE NOTO A TUTTI LAVORATORI E STUDENTI IL LORO DIRITTO AD ESERCITARE L'OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE.
In particolare le segreterie delle facoltà universitarie sono TENUTE ad ASSICURARE "LA MASSIMA PUBBLICITA' del diritto all'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale".
Nel 2012,sono ancora parecchie le Università inadempienti a questi obblighi: il che si configura come reato di omissione di atti d'ufficio - un reato,come si sa , di pertinenza del codice penale, in questo caso ancora più ovviamente chiamato in causa, giacchè tanti anni di omissione non possono certo spiegarsi in termini di semplice negligenza, ma di dolo.
Che di dolo si tratti si capisce pure considerando gli effetti dirompenti che avrebbe avuto l'applicazione congiunta del decreto legislativo 116/92 e della legge 413/93 .In effetti:
- SE IN UN CORSO DI LAUREA DI UNA DATA UNIVERSITA',ANCHE UN SOLO STUDENTE FA LA RICHIESTA di avvalersi della legge sull'obiezione ,TUTTI gli ISTITUTI UNIVERSITARI pertinenti sono TENUTI a dotarsi di metodi didattici NON VIVISEZIONISTI per la formazione di quel SOLO studente;
-MA SE ESISTONO "ALTRI SISTEMI DIMOSTRATIVI" che non coinvolgano animali, VIENE MENO la condizione di "INDEROGABILE NECESSITA'" prevista dall'art. 8,c.3 del decreto legislativo 116/92, e QUINDI LA DIDATTICA CON ANIMALI NON PUO' ESSERE FATTA PER NESSUNO STUDENTE , e non solo per quello che ha fatto domanda di obiezione!
E' evidente l'EFFETTO A CATENA che l'applicazione della legge sull'obiezione di coscienza avrebbe avuto in Italia:
In uno o due anni la vivisezione a scopo didattico sarebbe sparita.
C'era un solo modo per l'establishment vivisezionista, di evitare questa disfatta: Ignorare la legge per quanto possibile, impedendo in particolare agli studenti di conoscerne l'esistenza.
Tutto ciò avrebbe dovuto stimolare nell'associazioni animaliste un'appropriata reazione, nella forma di denunce di responsabili (rettori e presidi in primo luogo) .Ma a nostra conoscenza, ciò non è avvenuto.
Tratto da : La medicina smascherata di Hans Ruesch ed. Riuniti (2005)
MANDIAMO UNA LETTERA EDUCATA AL MIUR in cui chiediamo che nelle facoltà universitarie inadempienti gli studenti vengano edotti in maniera trasparente e concreta in merito alla possibilità di esercitare l’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale di cui alla legge 413/93 :
urp@istruzione.it
Ministro Francesco Profumo
capo di gabinetto Luigi Fiorentino segreteria.cdg@istruzione.it
Dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca
capo uff.stampa fabio.nicolucci@miur.it
Capo dipartimento - Raffaele Liberali
Tel: (+39) 06/97727855-7930
Fax: (+39) 06/97727282
e-mail: raffaele.liberali@miur.it
segreteria.duar@miur.it
Blocco Mail
francesco.profumo@polito.it;
raffaele.liberali@miur.it;
segreteria.duar@miur.it;
segreteria.cdg@istruzione.it;
caposegreteria.ministro@istruzione.it;
segreteria.bono@istruzione.it;
fabio.nicolucci@miur.it
lettera Tipo
Alla luce della difficoltà a tutt'oggi esistenti nelle facoltà universitarie ad essere informati sulla legge 413 del 1993 sull' obiezione di coscienza alla sperimentazione animale", chiedo cortesemente al Miur di attivarsi affinchè le segreterie delle facoltà universitarie assicurino la MASSIMA pubblicità del diritto all'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale.
Nel 2012,sono ancora parecchie le Università inadempienti a questi obblighi;
Nel 2012 esistono "altri sistemi dimostrativi" che non coinvolgono animali e che vanno incentivati il più possibile ,
chiedo che la legge venga rispettata.
Cordiali saluti (nome ,cognome)
legge 413 del 1993 è una delle tre sole leggi del codice Italiano che prevedono la possibilità
di fare obiezione di coscienza (le altre due, ben più note, riguardano una il servizio militare, l'altra l'aborto).
Un aspetto importante di questa legge è che obbliga "LE strutture pubbliche e private legittimate a svolgere sperimentazione animale" a "RENDERE NOTO A TUTTI LAVORATORI E STUDENTI IL LORO DIRITTO AD ESERCITARE L'OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE.
In particolare le segreterie delle facoltà universitarie sono TENUTE ad ASSICURARE "LA MASSIMA PUBBLICITA' del diritto all'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale".
Nel 2012,sono ancora parecchie le Università inadempienti a questi obblighi: il che si configura come reato di omissione di atti d'ufficio - un reato,come si sa , di pertinenza del codice penale, in questo caso ancora più ovviamente chiamato in causa, giacchè tanti anni di omissione non possono certo spiegarsi in termini di semplice negligenza, ma di dolo.
Che di dolo si tratti si capisce pure considerando gli effetti dirompenti che avrebbe avuto l'applicazione congiunta del decreto legislativo 116/92 e della legge 413/93 .In effetti:
- SE IN UN CORSO DI LAUREA DI UNA DATA UNIVERSITA',ANCHE UN SOLO STUDENTE FA LA RICHIESTA di avvalersi della legge sull'obiezione ,TUTTI gli ISTITUTI UNIVERSITARI pertinenti sono TENUTI a dotarsi di metodi didattici NON VIVISEZIONISTI per la formazione di quel SOLO studente;
-MA SE ESISTONO "ALTRI SISTEMI DIMOSTRATIVI" che non coinvolgano animali, VIENE MENO la condizione di "INDEROGABILE NECESSITA'" prevista dall'art. 8,c.3 del decreto legislativo 116/92, e QUINDI LA DIDATTICA CON ANIMALI NON PUO' ESSERE FATTA PER NESSUNO STUDENTE , e non solo per quello che ha fatto domanda di obiezione!
E' evidente l'EFFETTO A CATENA che l'applicazione della legge sull'obiezione di coscienza avrebbe avuto in Italia:
In uno o due anni la vivisezione a scopo didattico sarebbe sparita.
C'era un solo modo per l'establishment vivisezionista, di evitare questa disfatta: Ignorare la legge per quanto possibile, impedendo in particolare agli studenti di conoscerne l'esistenza.
Tutto ciò avrebbe dovuto stimolare nell'associazioni animaliste un'appropriata reazione, nella forma di denunce di responsabili (rettori e presidi in primo luogo) .Ma a nostra conoscenza, ciò non è avvenuto.
Tratto da : La medicina smascherata di Hans Ruesch ed. Riuniti (2005)
MANDIAMO UNA LETTERA EDUCATA AL MIUR in cui chiediamo che nelle facoltà universitarie inadempienti gli studenti vengano edotti in maniera trasparente e concreta in merito alla possibilità di esercitare l’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale di cui alla legge 413/93 :
urp@istruzione.it
Ministro Francesco Profumo
capo di gabinetto Luigi Fiorentino segreteria.cdg@istruzione.it
Dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca
capo uff.stampa fabio.nicolucci@miur.it
Capo dipartimento - Raffaele Liberali
Tel: (+39) 06/97727855-7930
Fax: (+39) 06/97727282
e-mail: raffaele.liberali@miur.it
segreteria.duar@miur.it
Blocco Mail
francesco.profumo@polito.it;
raffaele.liberali@miur.it;
segreteria.duar@miur.it;
segreteria.cdg@istruzione.it;
caposegreteria.ministro@istruzione.it;
segreteria.bono@istruzione.it;
fabio.nicolucci@miur.it
lettera Tipo
Alla luce della difficoltà a tutt'oggi esistenti nelle facoltà universitarie ad essere informati sulla legge 413 del 1993 sull' obiezione di coscienza alla sperimentazione animale", chiedo cortesemente al Miur di attivarsi affinchè le segreterie delle facoltà universitarie assicurino la MASSIMA pubblicità del diritto all'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale.
Nel 2012,sono ancora parecchie le Università inadempienti a questi obblighi;
Nel 2012 esistono "altri sistemi dimostrativi" che non coinvolgono animali e che vanno incentivati il più possibile ,
chiedo che la legge venga rispettata.
Cordiali saluti (nome ,cognome)
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