sabato 24 ottobre 2015

AGGIORNAMENTO MACELLO SEQUESTRATO A GHEDI

AGGIORNAMENTO MACELLO SEQUESTRATO A GHEDI
Il PM Cassiani ha sentito per 2 ore il rappresentate legale di Italcarni, il macello sequestrato a Ghedi (BS) il 7 ottobre scorso per vari e gravi reati tra cui maltrattamento di animali.
Italcarni ha ammesso che tutte le contestazioni sono vere ma che non sapevano "della gravità delle azioni contestate".
Affermazioni che non meritano neppure di essere commentate.
A noi sta a cuore che venga fatta Giustizia per tutti gli animali che venivano seviziati sistematicamente nell'inferno di Italcarni per risparmiare tempo sulla catena di "smontaggio" e quindi per fare più soldi. Ricordiamo a questi signori che gli animali sono SOGGETTI e non OGGETTI!
In attesa che il Pianeta si diriga verso forme di vita eticamente più evolute, abbiate almeno la decenza di rispettare gli animali che quotidianamente massacrate!
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Articolo di oggi, 24.10.2015 GIORNALE DI BRESCIA
Nel macello dell’orrore dove carne infetta veniva messa sul mercato le accuse diventano conferme. «Tutto quello che contestate è vero» ha detto in due ore di interrogatorio davanti al pubblico ministero Ambrogio Cassiani, il rappresentante legale dell’Italcarni di Ghedi, il macello messo sotto sequestro ad inizio ottobre. «Non sapevano della gravità delle azioni contestate, non pensavano di generare rischi elevati per chi avrebbe comprato carne» ha spiegato l’avvocato Alessandro Asaro, legale di Italcarni.
All’interno del macello di Ghedi, dove era presente anche un punto vendita per il pubblico, gli uomini della Forestale avevano trovato carne con valori batteriologici 50 volte superiori al consentito. Dal macello sarebbe uscita anche carne infetta da salmonella, stando alle analisi effettuate dai laboratori. Gli animali poi spesso venivano trascinati giù dai camion con catene in ferro, cadevano riportando fratture che non curate finivano per infettare la carne.
Azioni che sarebbero state filmate grazie alle telecamere installate dalla Procura che per la prima volta è riuscita a contestare una correlazione tra i maltrattamenti sugli animali e i conseguenti danni alla salute umana.



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