venerdì 30 ottobre 2015

AGGIORNAMENTO CASO MACELLO SEQUESTRATO

Aggiornamento caso Macello Italcarni di Ghedi (BS) sotto sequestro dal 7 ottobre scorso per una serie di reati gravi, tra cui maltrattamento di animali, scoperti grazie alle microcamere installate dalla Procura.
Dai giornali abbiamo appreso particolari sconcertanti: “bovini agonizzanti trascinati sul pavimento agganciati a delle catene, presi a bastonate per entrare all’interno del macello. Ma addirittura sollevati di peso con i bracci meccanici dei muletti e infilzati in un bagno di sangue”.
Il 17.10 2015 abbiamo fatto un presidio davanti all’ASL di Brescia, preceduto da una protesta via mail rivolta all’ASL dato che 2 degli indagati per i reati suddetti sono veterinari dell’ASL.

Ieri abbiamo ricevuto in forma anonima queste 2 fotografie. Ovviamente non sappiamo se quanto riportato nello scritto corrisponda al vero. Ma ci siamo fatti delle domande: se fosse vero, come leggiamo dalla foto ricevuta in via anonima, che tale Dott. Pavesi era già indagato, come mai è stato messo come vicedirettore del distretto veterinario di Leno? Se fosse vero, chi l’ ha nominato vicedirettore di quel distretto? Da cittadini attenti ci chiediamo: perché il Dott. Scarcella, medico, Direttore Generale dell’ASL di Brescia, ha lasciato si nominasse quale vicedirettore del distretto di Leno un indagato? L’ ha nominato lui o l’ha fatto nominare? In ogni caso ci risulta che è il Direttore Generale colui che ha poteri e responsabilità sopra ogni altro dipendente, dirigenti inclusi*.

Navigando in rete abbiamo anche trovato un link interessante di quibrescia.it che riporta dirigente per dirigente gli stipendi che percepiscono all’ASL di Brescia (pagati con le nostre tasse e con i nostri contributi). Altro motivo per pretendere correttezza, serietà e trasparenza nel loro lavoro e controlli severi! Come mai, se, a detta di ASL stessa, le indagini a Italcarni sono iniziate a febbraio, il Direttore generale non ha preso le dovute misure? Come mai i 2 veterinari coinvolti nello scandalo sono stati solo “spostati” in altri macelli ad ottobre inoltrato (dopo il sequestro e dopo le proteste via mail e davanti all’ASL da parte di chi come noi chiede Giustizia e Verità per i più indifesi, gli animali? Noi ci poniamo molte domande e vorremmo altrettante risposte! Chi sbaglia, a qualsiasi livello, deve render conto e prendersi le sue responsabilità! 

Cogliamo l'occasione per lanciare un ennesimo appello: chi ha notizie o informazioni che potrebbero essere utili alla Procura, si metta in contatto con le Forze dell'Ordine. I mass media facciano la loro parte! Le persone hanno il diritto di conoscere la verità e di prendere posizione e coscienza di ciò che avviene dentro gli allevamenti, dentro i mattatoi, nelle stanze dei bottoni! Ricordiamo che i dipendenti di enti quali le ASL, compresi dirigenti e direttori, sono al servizio della collettività e non viceversa! 
Una parte di società civile non è più disposta a tollerare certi comportamenti e si indigna dinnanzi alla violenza perpetrata ai danni degli animali. Fosse per noi, aboliremmo i macelli subito, perché si può vivere bene anche senza uccidere e sappiamo che la trasformazione della società, la sua maturazione etica, è lenta anche se, fortunatamente, inarrestabile. Sino ad allora, sino a quando i macelli spariranno dalla faccia del Pianeta, ci batteremo affinché a queste vittime innocenti vengano riservati e riconosciuti il prima possibile rispetto e Giustizia.



* Da wikipedia: aziende sanitarie 
Il direttore generale è l'organo posto al vertice di un'azienda sanitaria locale o di un'azienda ospedaliera. Secondo l'art. 3 del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 gli sono riservati tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza dell'azienda; adotta l'atto aziendale, che disciplina l'organizzazione e il funzionamento dell'ente; è responsabile della gestione complessiva e nomina i responsabili delle strutture operative dell'azienda. È coadiuvato dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario, da lui nominati, che oltre ad assumere diretta responsabilità delle funzioni loro attribuite, concorrono, con proposte e pareri, alla formazione delle sue decisioni (è tenuto a motivare i provvedimenti assunti in difformità dal parere reso dal direttore sanitario, dal direttore amministrativo o dal consiglio dei sanitari).
Secondo l'art. 3-bis del D.Lgs. 502/1992 il direttore generale è nominato dalla giunta regionale tra coloro che possiedono un diploma di laurea ed esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende, strutture pubbliche o private, in posizione dirigenziale. Entro diciotto mesi dalla nomina deve produrre il certificato di frequenza di un apposito corso di formazione in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria.
Non esiste quindi un concorso pubblico per selezionare il candidato, ma la nomina avviene tramite un organismo politico.
Il suo rapporto di lavoro, così come quello del direttore amministrativo e del direttore sanitario, è esclusivo ed è regolato da contratto di diritto privato, di durata non inferiore a tre e non superiore a cinque anni, rinnovabile. Quando ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell'amministrazione, la regione risolve il contratto dichiarando la decadenza del direttore generale e provvede alla sua sostituzione.
In caso di vacanza dell'ufficio o nei casi di assenza o di impedimento del direttore generale, le relative funzioni sono svolte dal direttore amministrativo o dal direttore sanitario su delega del direttore generale o, in mancanza di delega, dal direttore più anziano per età.

Sito ASL Brescia:

stipendi dirigenti ASL BRESCIA: 

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