mercoledì 28 ottobre 2015

Facile criticare, più difficile fare!


Abbiamo appreso con amarezza che ieri un sito antispecista ha scritto un articolo pieno di aspre e assurde critiche nei nostri confronti rendendo, a nostro parere, un pessimo servizio agli animali. A parte le inesattezze riportate (il nostro presidio si è svolto il 17.10.2015 a Brescia, davanti all'ASL e non a Ghedi, davanti al macello) il tentativo di farci passare per "supporters" della macellazione è patetico e ridicolo e non ci stiamo!  Da che pulpito (o piedistallo...) viene la predica? Da chi non ha neppure partecipato alla protesta  e parla senza cognizione di causa, in quanto ignora tutti i dettagli che ci hanno portato ad agire in emergenza, mentre altri gruppi, sicuramente più capaci e migliori di noi, interpellati fin dal 7 ottobre sul da farsi, hanno ignorato la nostra richiesta di aiuto e da chi, come gli autori di questo articolo, invece se ne sta comodamente seduto a sentenziare da un p.c...? Siate più onesti con voi stessi e meno ipocriti verso gli animali. 
La polemica nei nostri confronti nasce dal fatto che noi, consci dell'impossibilità purtroppo di una eliminazione istantanea dei mattatoi, abbiamo invocato un minimo di rispetto per gli animali che ogni giorno vengono sgozzati e squartati per poi finire in tavola. La nostra "colpa" è aver sottolineato che all'interno dei mattatoi le figure preposte ai controlli e al rispetto delle normative possono e devono lavorare seriamente. L'articolo inoltre è falso laddove parla di noi senza conoscerci. Si loda la campagna NOmattatoio senza sapere (o fingendo di non sapere) che il nostro Comitato non solo aderisce e supporta la stessa ma in zona ha partecipato attivamente a due presidi tenutisi a Brescia e a Montichiari l'estate scorsa. Quando si scrive un articolo è preferibile evitare decontestaulizzazioni e strumentalizzazioni di brani ritagliati alla meglio al solo scopo di far risaltare le proprie ragioni. Questa si chiama scorrettezza e fa ancora più  ribrezzo se utilizzata per affondare e infangare chi lotta dalla stessa parte e per le stesse vittime innocenti. Non raccogliamo queste sterili polemiche ma al tempo stesso non permettiamo a nessuno di offenderci e di infangare il nostro impegno.
A chi ci ha attaccato così arbitrariamente desideriamo rivolgere alcune semplici domande: voi siete in grado di far chiudere i macelli adesso? Non solo quello di Ghedi, ma tutti i macelli d'Italia? Siete in grado di offrire soluzioni alternative, all'interno dei mattatoi, rispetto alla figura professionale del veterinario,  pur sempre garante, per quel poco che si può, di quel rispetto doveroso verso animali che sono in attesa di essere ammazzati?  Siete sicuri che non sia anche grazie a qualche veterinario onesto che casi del genere vengono portati alla ribalta? Se avete le risposte e le soluzioni, allora e solo allora, avete il diritto di criticare chi si impegna in maniera disinteressata e sincera facendo ciò che può per  impedire che casi come questo di Ghedi vengano ridotti a mere notizie di cronaca, dimenticate il giorno stesso in cui vengono trattate dai media. Se non avete le soluzioni e le risposte, allora, scusate, ma le vostre critiche risultano farraginose e un tantino gratuite. La prossima volta, organizzate voi un presidio, scrivete voi un comunicato o il testo di una mail di protesta, scendete  voi in piazza con le vostre facce. Troppo facile stare a guardare e puntare il dito su chi si rimbocca le maniche e si mobilita senza secondi fini e senza offendere chi dovrebbe stare dalla stessa parte, quella degli animali!

Grazie per l’attenzione

Sara Gerevini -  Montichiari Contro Green Hill




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