sabato 13 febbraio 2016

PRESIDIO AL CIRCO DI SALO' - ecco come è andata oggi!

Oggi si è svolto un presidio di sensibilizzazione per sottolineare, ancora una volta, l'inutilità e la crudeltà dei circhi con animali. Come abbiamo a più riprese sostenuto, noi non siamo contro i circhi ma contro lo sfruttamento degli animali, strappati ai loro habitat o fatti nascere in cattività per esser poi ridicolizzati, ammaestrati e umiliati in "spettacoli" patetici e diseducativi sia per i più piccoli che per gli adulti. Gli animali sono soggetti, non oggetti e non è giusto che passino la loro vita in gabbia, sui camion, in pista esibiti come fossero pupazzi ed esposti ad enorme stress emotivo e fisico al punto che molti sviluppano comportamenti stereotipati, impazziscono di dolore e di tristezza. L'utilizzo di animali nei circhi non è né arte né cultura e neppure tradizione visto che il 68,3 % dati Eurispes 2015 è contrario a questa crudeltà.
Il presidio è stato molto partecipato da parte degli attivisti/e della zona cui va un ringraziamento di cuore per l'impegno e la dedizione. Anzi, siamo stati davvero felici di constatare che eravamo più numerosi noi degli spettatori entrati allo spettacolo delle 17.30. Inoltre molti automobilisti si sono fermati o hanno abbassato i finestrini per esprimerci sostegno e solidarietà. Segno che i tempi sono maturi per un Cambiamento etico almeno su questo versante. 
Abbiamo appreso da un articolo di Brescia Oggi di oggi 13.02.2016 (lo trovate tra le foto pubblicate qui) che l'Amministrazione Comunale di Puegnago (BS), sul cui territorio si trova il terreno privato che da anni ospita i vari circhi di passaggio sul Garda,  ha approvato le nostre motivazioni e la nostra protesta e si è impegnata ad effettuare i dovuti controlli, come richiesto tramite le nostre-vostre mail, pervenute numerosissime e anche di questo vi ringraziamo. Sappiamo inoltre che la minoranza di Puegnago presenterà una mozione-interpellanza proprio sui circhi che da anni attendano in questo luogo. Noi attendiamo fiduciosi una coraggiosa e intelligente presa di posizione al riguardo, come hanno già fatto moltissimi comuni tra cui per es. Castiglione delle Stiviere (MN) che dista pochi km e molte città italiane da ultimo Livorno. Sempre più Comuni mettono paletti e restrizioni costringendo di fatto i circhi a non attendare. Insistiamo infine anche sul discorso affissioni abusive e auspichiamo che ben presto i fondi pubblici non vengano più erogati dal Ministero dei beni culturali a siffati "spettacoli" e che venga premiata l'arte vera, la vera cultura. Quindi fondi sì ma solo a chi non utilizzerà più animali dimostrando di avere una coscienza etica. 
Di seguito alcuni approfondimenti e un invito a chi non ha ancora partecipato a inviare la mail di richiesta controlli ai Sindaci interessati visto che il circo rimarrà attendato fino al 22 febbraio (tutti i dettagli nel nostro evento).

EVENTO fb: https://www.facebook.com/events/444454705746013/

Grazie di cuore a tutti coloro che il Cambiamento lo costruiscono con le loro mani e non lo delegano nè ad associazioni né a politici. Non ascoltate chi vi dice "tanto non si può far nulla, tanto non si possono cambiare le cose"...il nostro motto è l'esatto opposto: CHI VUOLE, PUO'! 
Un grazie speciale ad Alice e a Pierangela per esser state con noi e per le belle fotografie.
W IL CIRCO MA SENZA ANIMALI!

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IL PARERE DI UNA PSICOLOGA:

"L'uomo è portato a pensare che le tradizioni siano fenomeni da salvaguardare perché positive in sé, anche quando le ricerche scientifiche dimostrano che non sono appropriate allo sviluppo sano di una società.
Un esempio è riscontrabile nella tradizione del circo, che prevede l'addestramento degli animali per utilizzarli negli spettacoli. Personalmente appartengo a quell'ormai consistente numero di psicologi che ritiene altamente diseducativo far assistere un bambino a uno spettacolo circense che coinvolge impropriamente un animale. In qualità di psicologa dello sviluppo mi sento di dover consigliare i genitori di non sottovalutare i messaggi negativi impliciti in questo tipo di spettacolo.
Innanzitutto sfatiamo un mito: i bambini al circo non entrano in contatto con il mondo animale ma assistono allo stravolgimento della natura stessa di quell'animale ad opera di un addestratore, che utilizza metodi brutali per imporre sottomissione e obbedienza. E' quindi una diseducazione al rispetto della specificità della natura di ogni essere vivente e un chiaro messaggio di superiorità violenta.
In accordo con la Society for Research in Child Development, e con i colleghi che hanno sottoscritto il "Documento degli psicologi su zoo, circhi, sagre con impiego di animali", ribadisco che far assistere un bambino alla segregazione di un animale e alla sua esibizione innaturale ostacola lo sviluppo dell'empatia e favorisce un atteggiamento di insensibilità nei confronti della sofferenza.
vietare l'attendamento di circhi con gli animali Sarebbe un chiaro messaggio educativo in cui all'apatia della tradizione si sostituisce la consapevolezza del rispetto che è dovuto ad ogni essere vivente.
Laura Occhini, Psicologa dello sviluppo, docente dell'Università di Siena 2013

(FONTE: http://www.informarezzo.com/permalink/16630.html)

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I DATI LAV SUI CIRCHI CON GLI ANIMALI:

Nonostante il Rapporto EURISPES 2015 rilevi che il 68,3% degli italiani sia contrario all’uso di animali nei circhi, la legge italiana è rimasta praticamente immutata dal 1968.
In Italia non esistono restrizioni quantitative o di specie all’ uso di animali nei circhi, i quali possono contare anche su finanziamenti pubblici milionari erogati ogni anno direttamente a specifiche strutture circensi dal Ministero dei Beni Culturali, Spettacolo e Turismo. Nel nostro paese non esiste un Registro Nazionale pubblico che evidenzi quanti animali sono detenuti nei circhi, in quali circhi e quanti circhi siano registrati sul territorio nazionale.
Rimane anche ignoto, almeno al pubblico, quale sia il tasso di riproduzione degli animali nei circhi italiani. La LAV ha stimato, tramite un monitoraggio sul territorio, che attualmente ci sono circa 2000 animali detenuti in poco più di 100 circhi, rilevando inoltre che i circhi italiani detengono un numero elevatissimo di animali provenienti da specie in via di estinzione quali elefanti, tigri e leoni, ippopotami, rinoceronti e altri.
Quello che è certo che i circhi viaggiano continuamente in Italia e all’estero, trasportando per migliaia di chilometri animali in gabbie e camion e forzandoli ad esibirsi e fare spettacoli per sopravvivere in condizioni che non hanno nulla in comune con le loro esigenze etologiche. I circhi a volte cambiano nome e insegne, o si raggruppano tra loro, spesso possono affittare animali da altri circhi o spettacoli. I controlli e la tracciabilità sono quindi particolarmente difficili.
Nonostante siano passati 45 anni e il modo in cui la società si rapporta agli animali sia radicalmente cambiato in molti settori, oggi la Legge di riferimento sui circhi è quella di sempre, Legge n.337 del 1968 ‘Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante’. Il fatto che gli animali - spesso appartenenti a specie esotiche ed in via di estinzione - vengano costretti, in modo anacronistico e primitivo, a fare spettacoli per un pubblico pagante e a vivere in condizioni contrarie alla loro natura, non è finora stato considerato come ragione sufficiente a modernizzare la Legge n.337 del 1968.
La LAV sta lavorando per l’ abolizione del finanziamento pubblico ai circhi con animali, la proibizione dell’uso degli animali nei circhi e la riconversione del settore Circhi ad altre attività senza animali.
(FONTE LAV.IT)

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GLI ANIMALI AL CIRCO
Il circo con gli animali è veramente divertente?
E' naturale per un orso ballare o per delle foche giocare con un pallone? Oppure per un elefante mantenere il suo peso di diverse tonnellate sulle sole zampe posteriori? O per dei felini saltare attraverso un cerchio infuocato, considerato anche il terrore atavico degli animali per questo elemento? Obiettivamente, crediamo di NO! Invece, evidentemente, i circensi trovano che tutto ciò sia naturale e normale per gli animali.
Almeno, così affermano quando li si accusa di maltrattare gli animali. La loro esplicita ipocrisia nel negare gli evidenti maltrattamenti e prevaricazioni nei confronti degli animali che tengono prigionieri, non impedisce a chi è un minimo sensibile di vedere la cruda realtà, dietro una facciata di lustrini e divertimento. Per stravolgere completamente l'istinto di un animale, si deve necessariamente ricorrere alla violenza: per far alzare alternativamente le zampe ad un orso si ricorre a piastre e pungoli elettrici (nel passato a braci ardenti), per fa "sorridere" un pony lo si punge ripetutamente sul muso con uno spillone, in modo che durante lo spettacolo si ricordi il dolore ed esegua l'esercizio.
La stessa circense Liana Orfei sostiene che "la tigre è pericolosa perché, oltre a essere astuta, è vigliacca. La tigre ti attacca a tradimento. Mentre il leone in genere è leale (...). La iena non la domi mai perché non capisce. Puoi punirla cento volte e lei cento volte ti assale e continua ad assalirti perché non realizza che così facendo prende botte mentre, se sta buona, nessuno le fa niente." E ancora, la signora Orfei afferma che le foche "possono essere ammaestrate solo per fame e non si possono picchiare perché lo loro pelle, essendo bagnata, è delicatissima. Ma con un po' di pesce ottieni quello che vuoi". Anche per insegnare alle tigri a salire sugli sgabelli, si usano la fame e le botte, continua la signora Orfei: "... poi ricomincia la storia con la carne finché la belva si rende conto che se va su riceve dieci-dodici pezzettini di carne, sa va giù la picchiano, e allora va su."
Tutto questo dopo che l'animale è stato allontanato dal suo ambiente, nel caso dei cuccioli anche dalla madre, e posto in un luogo sconosciuto e ostile. A parte gli "spettacoli" e gli esercizi, gli animali rimangono per il resto del tempo in gabbie anguste, assolutamente non adatte a soddisfare le più elementari esigenze etologiche, a volte incatenati (come nel caso degli elefanti), soggetti al caldo e al freddo. Per molti animali non abituati al lungo inverno europeo, il freddo rappresenta un vero e proprio tormento. Anche i continui spostamenti creano gravi disagi, visto che avvengono in condizioni durissime ed estenuanti per gli animali.
Gli animali selvatici sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d'origine, non hanno commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento, e la loro umiliazione durante gli spettacoli. 
(Fonte: Agire ora)

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QUANTO CI COSTA IL CIRCO CON ANIMALI?
I circhi con animali in Italia godono di finanziamenti che negli ultimi cinque anni hanno superato abbondantemente i 27 milioni e 571 mila euro di fondi pubblici. Soldi erogati dal ministero dei Beni culturali attraverso il fondo unico per lo spettacolo, inizialmente nato per sostenere imprese e associazioni che si occupano di cinema, musica e teatro e finito invece per finanziare le grandi famiglie circensi, già fortemente discusse sia eticamente che legalmente. 

Fonte: web




foto di Alice che ringraziamo di cuore





foto di Pierangela che ringraziamo di cuore







articolo di Brescia oggi di oggi 13.02.2016

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