Si avvicina passo dopo passo la fine di Green Hill. Speriamo che anche per topi, conigli, criceti ecc questo abominevole e vile commercio, finalizzato alla vivisezione o , se preferite, sperimentazione animale, venga presto dichiarato inaccettabile e vietato. La vita è vita. Nascere beagle, topo o persona è dovuto unicamente al Caso o al Destino.
E' bello poter dire di averci speso l'anima in questa battaglia fin dall'inizio (quando eravamo davvero in pochi a crederci) e di averci messo tutta la forza e la determinazione possibili, oltre alle 229.271 firme che il Comitato Montichiari contro Green Hill ha raccolto con la petizione popolare che ha mobilitato l'italia intera per chiedere la chiusura senza condizioni e sconti di quel lager sulla collina, firme consegnate l'anno scorso tra marzo e luglio proprio al Senato.
Ne rimangono molti altri di lager (tra allevamenti e stabulari) e soprattutto rimane la sfida più grande: sconfiggere la vivisezione, annientarla e archiviare questa pratica pseudoscientifica per sempre ma senza dimenticare le atrocità commesse in nome della falsa scienza e i milioni di animali (12 milioni ogni anno solo in Europa) che hanno perso la vita tra indicibili sofferenze. Contro la vivisezione, fino alla fine! E' una promessa!
(S.G.)
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«Mai più Green Hill»: primo sì al Senato
Incentivi ai metodi alternativi alla vivisezione
Approvato con 189 sì un emendamento alla direttiva europea 2010/73 con norme più restrittive
Un altro passo avanti verso lo stop all'allevamento di animali per la vivisezione e per l'incentivo alla ricerca sulla sperimentazione alternativa. Con 189 voti a favore il Senato ha approvato, giovedì, una norma che, dopo il sì alla Camera e l'approvazione di un disegno di legge ad hoc, potrebbe portare l'Italia ad avere una legge «migliorativa» per i diritti animali - nonostante il recepimento della contestata direttiva europea sulla vivisezione 2010/63 - e portare alla chiusura di Green Hill, l'allevamento di beagle destinati alla vivisezione che si trova a Montichiari.
(fonte: articolo tratto da Corriere della Sera)
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