Candida Nastrucci, biologo molecolare e biochimico clinico formata alla University of Oxford oggi docente all’Università di Tor Vergata:
“Le alternative sostitutive alla sperimentazione su animali sono metodi avanzati a se stanti, utilizzano strategie integrate e tecnologie avanzate, spesso già esistenti ma combinate tra loro in maniera innovativa. Inoltre, mentre il modello animale nella ricerca e’ accettato e si pubblica senza validazione, alle alternative si richiede il controllo di riproducibilita’ ed efficacia misurata sul modello animale che non e’ predittivo per l’uomo, laddove non e’ ne’ obbligatorio, ne’ scientificamente valido. Oggi esistono ricercatori informati e pubblico cosciente, che oltre a tutelare gli animali dal punto di vista etico si battono per una ricerca che garantisca la salute umana e quella animale” prosegue. “Benché più volte si sia dimostrato scientificamente che il modello animale non sia predittivo per gli umani, viene ancora usato e finanziato, quando per la ricerca in Italia sulle alternative sostitutive i fondi sono inconsistenti, né la legge ne predispone. Per esempio negli USA sono stati di recente stanziati due miliardi di dollari per il progetto ToxCast che ricerca modelli cellulari più predittivi e rapidi nella valutazione delle proprietà tossicologiche sull’uomo, visto che i modelli animali attualmente in uso si sono rivelati inefficaci. Da noi i metodi di ricerca avanzati per sostituire l’uso di animali non vengono nemmeno insegnati nei corsi di laurea.”
(fonte: http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/04/24/il-tavolo-di-confronto-sulla-sperimentazione-animale-in-streaming-richiesta-di-trasparenza-al-ministero-della-salute/)
fonte foto web - Candida Nastrucci |
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