sabato 2 febbraio 2013

PRESIDIO CONTRO L'INDUSTRIA DELLA PELLE E DELLA PELLICCIA


Vi proponiamo alcune immagini del presidio svoltosi oggi, 2 febbraio 2013, a Brescia contro l'industria della pelle e della pelliccia organizzato da Antispecisti libertari di Brescia e Comitato Montichiari contro Green Hill. Una cinquantina di persone si sono riunite per protestare in modo serio e costruttivo contro l'assurda moda della pelliccia. Decine di volantini informativi sono stati distribuiti ai passanti; molte, troppe persone, indossano ancora pellicce ma anche giubbotti con inserti di pelliccia (bordi di cappucci, in particolare) o accessori (cappelli, guanti, portachiavi, borse) sporchi di sangue. 

Di seguito riportiamo alcune informazioni tratte dal sitowww.agireora.org e vi invitiamo ad approfondire. E’ ora di smettere di indossare cadaveri. E’ ora di smetterla con la crudeltà.



ps grazie di cuore a tutte le persone che, nonostante il freddo pungente e il cielo grigio hanno partecipato alla nostra iniziativa e hanno dedicato qualche ora del loro tempo a dare voce a chi non può gridare: gli animali.




















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PELLICCE, SAI CHI INDOSSI?
Gli animali "da pelliccia" vengono allevati in gabbie strette ed anguste adatte a far risparmiare spazio all'allevatore, ma soprattutto a impedire il movimento dell'animale che potrebbe rovinare la sua pelliccia. Secondo le nuove leggi, il benessere dell'animale dovrebbe valutarsi in base alle 5 libertà cui gli animali hanno diritto e al rispetto delle esigenze dettate dalle caratteristiche della singola specie:
Libertà dalla sete, dalla fame e dalla cattiva nutrizione;
Libertà di avere un ambiente fisico adeguato;
Libertà dai danni fisici;
Libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche normali;
Libertà dalla paura;
Negli allevamenti attuali non si può certo dire che vengano rispettati i loro diritti! Chiusi in piccole gabbie, costretti a muoversi su superfici innaturali che spesso portano al ferimento delle zampe (reti metalliche), isolati dai loro simili, alimentati in maniera innaturale. La loro vita è molto breve (il tempo necessario perché la loro pelliccia sia utilizzabile) e non essendo animali destinati all'alimentazione umana le loro carni non vengono sottoposte a controlli. Il che permette agli allevatori di utilizzare composti chimici e farmacologici in grado di tenere in vita gli animali anche se in condizioni così assurde.

Nonostante ciò, il tasso di mortalità negli allevamenti è spesso alto.
Le cattive condizioni di allevamento si ripercuotono sui comportamenti che gli animali presentano: ripetizione ossessiva dello stesso movimento, aumento dell'aggressività, paura, stato di profonda apatia, comportamenti isterici o autolesionisti come spezzarsi i denti mordendo la gabbia.
Una tecnica di allevamento particolarmente crudele è quella di esporre, in inverno, gli animali al freddo per far sì che sviluppino una pelliccia più folta.

L'uccisione può avvenire sia con il gas che con l'elettricità, non essendo gli animali tutelati da alcuna legge a riguardo. Nel caso di soffocamento da gas, gli animali vengono chiusi in gabbie di legno collegate allo scarico di una macchina agricola (in genere). Nel caso di morte con elettricità due elettrodi vengono inseriti nella bocca e nell'ano e vengono trattenuti con delle pinze mentre la scarica elettrica li uccide.

Purtroppo sono tanti (10-20 milioni di mammiferi) anche gli animali uccisi in libertà per farne delle pellicce.
Nei boschi si usano le tagliole. Gli animali vittime di queste trappole rimangono anche per una settimana ad aspettare il cacciatore che verrà ad ucciderli. Nel frattempo la ferita si gonfia provocando dolori indescrivibili.

Cosa ancora più assurda è il fatto che spesso gli animali vittime delle tagliole sono animali non utilizzabili per le pellicce, quindi è una caccia spietata che non risparmia nessun mammifero abitante del bosco. Famosi sono inoltre i cacciatori di piccoli di foche che uccidono i piccoli a bastonate in testa e li scuoiano davanti alle loro madri impotenti, a cui lasciano il cadavere sanguinante e scuoiato del piccolo.

Per rendere una minima idea di quanta morte e sofferenza implichi ogni singola pelliccia riportiamo il numero di animali necessari per confezionarne una

Animale Numero di pelli

Agnello droadtail 30 - 45
Agnello Karakul 18 - 26
Bob-cat 15 - 20
Castoro 16 - 20
Cavallino 6 - 8
Cincillà 130 - 200
Coyote 12 - 16
Criceto 120 - 160
Ermellino 180 - 240
Fishe 18 - 25
Foca (cucciolo) 5 - 8
Gatto 20 - 30
Ghiottone 5 - 7
Lince 8 - 18
Lontra 10 - 20
Lupo 3 - 5
Martora 40 - 50
Moffetta 60 - 70
Nutria 25 - 35
Ocelotto 12 - 18
Opossum 30 - 45
Procione 20 - 35
Puzzola 50 - 70
Scoiattolo 120 - 200
Tasso 10 - 12
Topo muschiato 60 - 110
Visone 30 - 50
Volpe 10 - 20
Wallaby 20 - 30
Zibellino 50 - 80

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