Oggi, 13.11.2012, si è svolto a Brescia un
presidio informativo e di protesta per mantenere sempre alta l'attenzione su
Green Hill organizzato dal Comitato Montichiari contro Green Hill. La nostra
preoccupazione principale, a seguito degli ultimi avvenimenti, è che l'allevamento lager di Montichiari possa
riprendere a "produrre" cavie. Noi siamo molto felici, come tutti del
resto, che gli oltre 2600 beagles, prigionieri di GH, siano riusciti a salvarsi e ora si trovino al
sicuro, intenti a vivere una vita degna di questo nome, ma lo scopo è impedire
che altri cani nascano, vivano e vengano commercializzati presso i laboratori
di mezza Europa. Combatteremo con tutte le nostre forze affinché questo incubo
non si ripeta mai più.
Oggi siamo stati ricevuti dal
Dott. Varisco e dalla Dott.ssa Ferrari dell'IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna) che ringraziamo per la
disponibilità e per avere risposto alle nostre domande. Il confronto si è
svolto serenamente e in modo serio da parte di entrambi i fronti. Preme sottolineare,
per correttezza, l’importante precisazione su presunti controlli effettuati dall’ IZSLER
all’interno di GH.
I dirigenti di Green Hill, nel
tentativo patetico di denunciare un clima persecutorio nei confronti
dell'azienda da parte degli "animalisti", quest'estate avevano
sbandierato sulle testate giornalistiche locali, che i controlli all'interno
dell'allevamento venivano fatti oltre che dall'ASL altresì da "esimi
professori universitari per conto dell’Istituto Zooprofilattico di
Brescia" (fonte: giornale di
brescia il 18 luglio 2012 http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/bassa/green-hill-sconcertati-da-clima-persecutorio-1.1285022)
Ebbene questa circostanza è stata
categoricamente smentita dal Dott. Varisco e dalla Dott.ssa Ferrari dell'IZSLER.
L’Istituto ha effettuato un unico sopralluogo, insieme agli agenti della
Questura, il 23 gennaio scorso, su richiesta della Procura della Repubblica.
Questo dimostra ancora una volta
la totale assenza di trasparenza da parte dell’azienda americana, pronta ad
inventare di sana pianta dettagli che di veritiero hanno poco o niente pur di
apparire "rassicurante" agli occhi dell’opinione pubblica. Peccato che oltre l’86%
degli Italiani sia contrario alla vivisezione! Ed è contrario non
per partito preso o perché è “di moda”, ma perché iniziamo finalmente a
comprendere che un’altra scienza, più moderna, è possibile. Esistono i metodi sostitutivi e
vanno incentivati. Piccoli segnali positivi li abbiamo avuti anche oggi. La
Dott.ssa Ferrari, Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per i metodi alternativi,
benessere e Cura degli Animali da laboratorio dell’ IZSLER, ci ha confermato
che un modesto finanziamento dal Ministero è arrivato e che piano piano
alcuni importanti progetti basati su metodi sostitutivi sono stati avviati e altri lo saranno nei prossimi
mesi.
Fiore all’occhiello del suddetto
centro è la Biobanca il cui scopo è quello di raccogliere e catalogare
materiali biologici di svariate tipologie da mettere a disposizione di enti e
istituti al fine di evitare inutili esperimenti e quindi risparmiare la vita di
moltissime cavie. Questo ci fa molto piacere e auspichiamo che in futuro si
crei una rete a livello europeo e internazionale che consenta sempre più questo
scambio e confronto “cruelty free” tra scienziati.
La Dott.ssa Ferrari ci ha assicurato che,
negli ultimi anni, il numero di animali utilizzati all’interno dell’ IZSLER è
andato progressivamente diminuendo anche se ha precisato che, secondo l’attuale
stato delle conoscenze medico-scientifiche e della legislazione vigente, sarà
quasi impossibile arrivare ad eliminare completamente la sperimentazione su
cavie.
Noi invece speriamo con tutto il cuore che le nuove generazioni di
scienziati che l’Università sfornerà nei prossimi anni, abbiano il coraggio e
la curiosità indispensabili per esplorare percorsi diversi da quelli triti e
ritriti che da decenni si basano sempre e solo sulla crudeltà, secondo noi
assolutamente non necessaria né indispensabile. E speriamo altresì che
finalmente il Ministero incentivi seriamente e concretamente i metodi sostitutivi
togliendo denaro ad esperimenti tanto inutili e crudeli quanto superati e privi di senso.La strada è
ancora lunga e piena di ostacoli e difficoltà, ma procedere guardando avanti e
migliorare in ogni campo del sapere, a cominciare dalla scienza, è un dovere
morale imprescindibile per una società che si ritiene “civile”. Solo se scienza ed etica
sapranno andare di pari passo completandosi a vicenda, si potrà parlare di
progresso e si potranno ottenere risultati utili per tutti gli animali, a
partire dall’Uomo.
(Sara Gerevini, portavoce del Comitato Montichiari
contro Green Hill)
Per domande o richieste di
informazioni è possibile scrivere una mail
a questo indirizzo: info@izsler.it
vorrei fare una domanda..
RispondiEliminaNon capisco perché, allora che da voi in Italia esiste l'obiezione di coscienza, i scientifici continuano a dire che non si puo fare a meno ? in tutte le Università hanno l'obligo di fare sapere agli studenti che hanno possibilità di rifiutare la vivisezione , vuole dire logicamente, che si puo diventare un ottimo scientifica senza torturare ..
Mi sbaglio ?