Si è concluso poche ore fa, a Montirone (BS) il presidio corteo contro gli allevamenti di animali da pelliccia e in particolare contro l'allevamento che ha sede a Montirone.
Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno partecipato e protestato insieme a noi. La vera anima e forza di ogni protesta sta proprio nella partecipazione attiva. Siamo noi, uomini e donne che con la nostra volontà e determinazione possiamo far accadere il Cambiamento. Abbiamo visto cosa è successo con Green Hill. Se ci si impegna e ci si sforza con serietà, anche gli obiettivi più impensabili (e impossibili) si possono realizzare. Il segreto è crederci!
Viviamo in un epoca di grandi cambiamenti e siamo fortunati perchè ci è data la possibilità di aiutare davvero gli animali. Lottare affinché i loro diritti essenziali vengano riconosciuti è un privilegio e un'opportunità che va colta!
Per gli allevamenti di animali da pelliccia ci sono buone probabilità di vedere concreti risultati, si spera in tempi rapidi, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia o di stare a guardare. Terremo sempre alta l'attenzione sulla questione e organizzeremo presto altre iniziative.
Il 2 dicembre, abbiamo incontrato i Responsabili ASL i quali non hanno fatto altro che ribadire, per quanto di loro competenza, la regolarità e la positività dei controlli effettuati e la normalità dell’allevamento sia sotto il profilo del rispetto delle normative in tema di somministrazione dei mangimi, smaltimento liquami, trattamenti sanitari, sia sotto il profilo del benessere animale (dimensioni e forma delle gabbie, arricchimenti, ossia “giochi” che avrebbero la funzione di far vivere serenamente i visoni e aiutarli a contenere lo stress che subisce ogni animale costretto a vivere in cattività).
Eppure noi questa cosiddetta normalità non riusciamo né a vederla né ad accettarla.
Quanto può essere normale un ambiente che è costruito attorno all’animale al semplice e unico scopo di trarne il massimo profitto?
Che cosa c’è di normale nel rubare la libertà ad un essere vivente, nel costringerlo a riprodursi anno dopo anno per strappargli i cuccioli?
Per quanto gli allevatori facciano o dichiarino di fare per il benessere animale, rimane la palese ipocrisia di trattare bene non l’essere vivente, ma il prodotto finale, considerando l’animale alla stregua di un oggetto.
E mentre ci si trincera dietro leggi e regolamenti, anche questa volta, i visoni di Montirone, i cuccioli nati in primavera, sono già stati tutti uccisi e scuoiati in loco. Infatti da quest’anno l’allevamento si è attrezzato per poter svolgere in autonomia anche questo ulteriore passaggio del ciclo produttivo.
Migliaia di vite spente per soddisfare la vanità di chi alimenta questo mercato di morte. Con un esercito di consumatori, spesso ignari spesso distratti, che ne sono complici.
Non comprare capi in pelliccia o con bordi di pelo significa rifiutarsi di essere complici di chi lucra sulla vita degli animali.
La breve vita dei visoni in realtà è scandita dalla noia, dallo stress, da comportamenti stereotipati. I segni di questa sofferenza sono le lacerazioni sulle teste e sulle zampe, la mutilazione degli arti causati da atti di cannibalismo e il continuo movimento frenetico e convulso. Gli individui feriti non vengono in alcun modo curati, nemmeno quelli agonizzanti perché sarebbe un intervento oneroso per l’allevatore in quanto il suo unico interesse è il prodotto finale: la pelliccia naturale del visone. Questi animali Vengono isolati dal resto del gruppo per evitare di includerli tra i futuri riproduttori. Si scarta in pratica la merce difettosa.
Ma guai a dire la verità! Gli allevatori di visoni rispettano le leggi e hanno standard di benessere animale prestigiosi di cui andare fieri! Una filiera produttiva impeccabile e perversa che va dal nido allo scuoiatoio.
Questo allevamento è oggetto di controversia perché non rispetterebbe le distanze. Troppo vicino al centro abitato. Il Consiglio di Stato si è riunito il 28 novembre per decidere le sorti dell’allevamento, già chiuso nel 2012 con ordinanza comunale e poi riaperto grazie al TAR.
Al di là delle questioni tecniche e della decisone dal Consiglio di Stato, il cui esito non è ancora noto, esistono delle distanze che saranno sempre violate da tutti gli allevamenti di animali (e non solo da pelliccia): sono le distanze dalle nostre coscienze. Gli allevamenti saranno sempre troppo vicini per poterne sopportare passivamente la presenza!
Per fortuna le cose iniziano a cambiare e a muoversi nel senso giusto. E’ di un paio di giorni fa questa splendida notizia:
Il Comune di Arzago (Bergamo) ha modificato il PGT e bloccato così la costruzione di un nuovo allevamento di visoni per il quale era stato presentato il progetto!
Non solo: il Consiglio Comunale ha anche approvato all'unanimità una mozione con la quale si impegna a chiedere al Parlamento l'approvazione della legge che ABOLISCA questa pratica. I tempi sono maturi per questo passo!
Il 21 dicembre ci sarà un importantissimo corteo nazionale a Modena.
Cambiare le leggi si può e si deve! Sono scritte da uomini, non da esseri superiori; sono basate su valori e precetti che mutano con l’evolversi della società. La sensibilità del Legislatore sta nel cogliere questi mutamenti e di conseguenza nell’adottare leggi in sintonia con il nuovo modo di sentire delle persone. In tema di animali da pelliccia l’83 % degli Italiani ha detto basta! Basta crudeltà e sofferenza! Basta gabbie! Basta allevamenti di visoni!
Occorrono dai 30 ai 60 animali per una pelliccia di visone,dai 130 ai 240 per una di zibellino, dai 130 ai 200 per una di cincillà, dai 10 ai 24 per una pelliccia di volpe.
Ma molte altre pelli di animali si usa no negli inserti, di giacche,cappotti,perfino borse e accessori per telefonini!
Un grande numero di animali che, dopo una vita in gabbie anguste e sovraffollate,sporche,
tenuti in gabbia a soffocare i loro istinti,la loro natura,
allevati da persone senza scrupoli, che vogliono solo guadagnare con la vendita del loro mantello,verranno uccisi!
Uccisi per asfissia, elettrocuzione anale, o rottura delle vertebre cervicali.
Le signore superficiali,vuote d'animo, si ammirano allo specchio, orgogliose delle "loro" pellicce e si credono alla moda.
Mentre io vedo solo le loro mani macchiate di sangue!!!
Vedo donne che non hanno personalità, donne che farebbero meglio a riempire il vuoto dentro di loro con una buona lettura, con la cultura !
Invece dell'ignoranza che preferiscono avere: Non vogliono informarsi su quanta sofferenza possa esserci esserci dietro al loro capo d'abbigliamento..
Quello che per loro è un accessorio di moda, è in realtà un cadavere!
Beh..Io non sarò una persona vuota e vuota d'animo!
Con impegno quotidiano ,cercherò di informare, su quanta sofferenza ci sia dietro a questo sporco allevamento e commercio!
Cercherò di informare e far capire che, CHI si batte per i diritti degli animali, non è una persona debole, emotivamente instabile.
Ma una PERSONA razionale, etica, che capisce che il diritto di vivere è di tutti !
Che la preferenza e la differenza tra esseri senzienti, l'abbiamo inventata noi !
Tutti noi che ci battiamo, per i diritti dei più deboli, avremo un impegno quotidiano per batterci, affinchè si restituisca la dignità agli animali, Segregati e maltrattati negli allevamenti.
E' troppo facile dipingere chi si batte per i diritti degli animali come un estremista, un terrorista!
Mentre il terrore è quello che seminano e irradiano le industrie delle macchine-animali,nella produzione di ogni genere!
Facciamo chiudere questi allevamenti!!!