Il Comitato Montichiari contro Green Hill vi aspetta il 13 maggio a Carpenedolo (BS) alla fiaccolata contro ogni discriminazione "I have a dream... and you?". Saremo presenti con un banchetto informativo e con la raccolta firme per far chiudere il triste e assurdo lager di Montichiari.
Il Comitato Ringrazia la Commissione Giovani per il gentile invito.
(La fiaccolata "I have a dream... and you?" è organizzata dalla Commissione Giovani di Carpenedolo. Il ritrovo è previsto per le ore 20.30 presso il parcheggio dell'Italmark di Carpenedolo, in via Pozzi. Il corteo, in partenza per le ore 21.00, si snoderà lungo via XX settembre, Piazza Europa, via Baronchelli e via Deretti, fino a giungere in Piazza Matteotti, dove verrà allestito un piccolo palco per le associazioni ed i gruppi che vorranno intervenire con qualche spunto significativo sul tema della serata.)
Il Comitato Montichiari contro Green Hill è nato nel maggio del 2010 in occasione del presidio svoltosi davanti all’ormai tristemente noto allevamento in cui sono rinchiusi 2700 beagle destinati alla vivisezione. Siamo semplici cittadini e cittadine di Montichiari e dei paesi limitrofi. Ci accomuna e ci unisce lo sdegno nei confronti di questo allevamento-lager e la volontà di fare tutto il possibile affinché posti del genere spariscano per sempre. Il bilancio della nostra attività è più che positivo: in meno di un anno abbiamo raccolto oltre 12.000 firme, segno che la sensibilità, tra la gente, non manca affatto.
Molti si chiederanno cosa c’entra la vivisezione con una manifestazione contro le discriminazioni. Discriminare significa differenziare. Noi non possiamo tollerare che vi siano persone che si attribuiscono il diritto di classificare gli esseri viventi in soggetti di serie A e soggetti di serie B e di disporre a piacimento degli esseri ritenuti , a torto, inferiori, come fossero oggetti, pezzi inanimati. Chiunque di voi abbia un cane o un gatto o un criceto sa benissimo che ciò non è vero. Gli animali ci fanno compagnia, ci aiutano (si pensi ai cani per i ciechi, alle unità cinofile…), ci insegnano che a volte siamo più “bestie” noi di loro… Riteniamo che una società che si reputa civile abbia il dovere morale di indignarsi davanti alla vivisezione e di ripudiare questo mezzo ridicolo e sorpassato di fare ricerca. Molti medici e scienziati qualificati, da tempo si sono schierati contro la vivisezione, una pratica assurda che causa sofferenza e morte per milioni di cavie ogni anno. I metodi alternativi esistono e vanno incentivati perché la violenza in ogni sua forma e manifestazione (e per qualsiasi motivo venga perpetrata) è e rimane soltanto violenza. Concludo con una frase di Gandhi. Un giorno, il Maestro della non-violenza disse: “La grandezza e il progresso morale di una Nazione si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali”. Abbiamo ancora molta strada da fare per essere davvero una grande Nazione.
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