Di solito non diamo spazio a notizie di cronaca di questo tipo. Ma questa volta facciamo un'eccezione affinché ne possa nascere una riflessione sull'incredibile livello di crudeltà e stupidità che ci circonda. Gente codarda e frustrata che non ha meglio da fare che prendersela con una capretta. Totale mancanza di rispetto per la vita altrui perchè, è bene ricordare, come diceva Gandhi, che il nostro prossimo è tutto ciò che vive.
Questo gesto barbaro è stato commesso in provincia di Brescia, tra Lonato e Desenzano del Garda (località Perla).
Ricordiamo che il codice penale prevede e punisce gesti simili (articolo 544 bis - uccisione di animali)
Lanciamo un appello: se qualcuno ha visto o sa qualcosa di questa brutta storia si metta al più presto in contatto con le Forze dell'Ordine.
Certi bastardi non possono rimanere per sempre impuniti!
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Di seguito riportiamo il testo integrale dell'articolo:
«Caffè» è morta. La capretta mascotte del maneggio «Angeli», al confine fra Lonato e Desenzano, a poca distanza dalla località Perla, come racconta il titolare, è stata barbaramente uccisa nella notte fra lunedì e martedì. Catturata a forza oppure attirata in un campo non lontano dal ricovero dei cavalli dove si aggirava libera, è stata soppressa in modo crudele
A scoprire la sua orribile fine, il ventre squarciato da cima a fondo, sono stati alcuni bambini e bambine che frequentano il centro ippico. Era sparita e la cercavano pensando si fosse allontanata o persa nei campi, convinti di riportarla al maneggio. Purtroppo non è stato così.
Il centro è frequentato da una trentina di bambini e ragazzi bresciani, mantovani e veronesi, oltre a numerosi disabili, essendo centro specializzato nell’ippoterapia. Ospita trenta cavalli, due cani, l’asina «Lolla», galline e conigli; c’era anche «Caffè», che era la mascotte del centro.
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