a Bussolengo.Un sincero grazie a lui per tutto quello che sta facendo e all'associazione M.E.T.A. Sez. Veneto che ha organizzato con noi questo evento.
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Di seguito, l'intervento del Comitato Montichiari contro Green Hill.
Il Comitato Montichiari Contro Green Hill nasce nella primavera del 2010, a Montichiari, per contrastare la presenza di Green Hill, allevamento lager di cani da vivisezione.
Contro Green Hill sono stati organizzati moltissimi cortei, sempre molto partecipati e sentiti dai manifestanti: dai primi cortei organizzati dal Coordinamento fermare Green Hill nell’aprile, maggio e novembre 2010 (fiaccolata) a Montichiari, al corteo nazionale di Roma (25.09.2010) contro la direttiva europea; dalla passeggiata a 6 zampe a Montichiari, organizzata dal comitato Montichiari contro Green Hill, al corteo del 19.11.2011 e del 30.06.2012. Ma sopra a tutti e con più emozione si ricorda il corteo del 28 aprile 2012 sfociato nella spontanea, inaspettata e spettacolare liberazione di una settantina di cuccioli e fattrici, con immagini che hanno fatto il giro del Mondo, tra le lacrime, lo stupore e la voglia di tirarli fuori tutti!
Sin dal primo giorno di vita, il 22 maggio 2010, il nostro Comitato ha promosso una importantissima raccolta firme, la prima in Italia, per chiedere la chiusura di Green Hill; in poco meno di 2 anni abbiamo raccolto, con l’aiuto spontaneo e preziosissimo di cittadini e cittadine di tutte le Regioni, oltre 229.000 firme che abbiamo consegnato di persona alla XIV Commissione del Senato in 2 tranches, a marzo e a luglio 2012.
Il 2013 è stato l’anno di Stopvivisection, la più grande raccolta firme contro la vivisezione promossa a livello europeo per chiedere la modifica della direttiva della vergogna e la incentivazione dei metodi alternativi e sostitutivi della s.a. Anche il nostro gruppo ha aderito organizzando decine di banchetti informativi. Le firme validate hanno superato di molto il milione e l’UE proprio in questi giorni si sta occupando della questione con consultazioni di esperti, politici, tecnici per dare finalmente corso alla volontà espressa in modo forte e chiaro da tutti noi: basta vivisezione, basta crudeltà!
Tornando a Green Hill, il 18 Luglio del 2012, quasi a sorpresa, Green Hill viene posta sotto sequestro e i Giudici dispongono l’affido dei circa 3000 beagle ancora prigionieri. Il Comitato Montichiari contro Green Hill, insieme alle grandi associazioni nazionali LAV, Legambiente, Vita da cani, Oipa, Enpa, Lega nazionale difesa del cane e altre, ha l’onore di partecipare alle giornate degli affidi e di contribuire, con immensa gioia, a ridare la libertà a questi cani. Per noi, che li avevamo visti e sentiti soffrire, dietro a quelle maledette sbarre è stato un sogno nel sogno.
Dopo il felice epilogo degli affidi di quasi 3000 beagle, abbiamo deciso di continuare a lottare per le cause in cui crediamo: vivisezione, ma anche pellicce, zoo, circhi, macelli ecc. Continueremo a fare banchetti, organizzare conferenze, presidi ecc. contribuendo, nel nostro piccolo, a sensibilizzare e a illuminare le coscienze assopite.
Green Hill, per chi non lo sapesse, era un’azienda situata a Montichiari (Brescia) che allevava cani beagle per poi venderli ai laboratori di vivisezione. Fino all'estate 2012, nei 5 capannoni di questo allevamento, erano rinchiusi oltre 2700 beagle. Da questo allevamento più di 250 cani ogni mese finivano tra le mani dei vivisettori e sui tavoli di tortura. Cani nati per morire, condannati a soffrire per tutta la loro esistenza.
Attualmente, dopo il sequestro dell'estate 2012, i capannoni sono vuoti e i cani sono stati tutti dati in affido. L'allevamento però non è affatto chiuso e non si conosce ad oggi quali siano le intenzioni della Marshall al riguardo.
A Giugno 2014 è iniziato il processo penale a 4 dirigenti dell’azienda per maltrattamento e uccisione di animali conclusosi con la sentenza di condanna il 23 gennaio 2015. Il destino di Green Hill si è compiuto e Giustizia è stata fatta. Ma per tutti gli altri? In Italia esistono 600 laboratori di vivisezione che operano quotidianamente. Infatti il recente divieto di allevare cani, gatti e scimmie da vivisezionare non impedisce affatto a chi pratica la pseudoscienza di procurarsi le cavie all’estero. Ecco perché non dobbiamo abbassare la guardia!
RIFUGIO ITALIA – CISTERNINO
Conosciamo e apprezziamo, come tutti i presenti qui stasera, l’impegno di Andrea Cisternino e il coraggio che, giorno dopo giorno mette nella sua attività. Quando abbiamo appreso dell’incendio del suo Rifugio, il Rifugio Italia, costruito con amore, pazienza, perseveranza siamo rimasti attoniti. E’ veramente molto triste perdere così i propri adorati cani, strappati alla violenza e alla morte ma beffati dal destino proprio quando finalmente potevano essere felici. Ti crolla il mondo addosso, ma poi, in fondo al cuore capisci che devi ricominciare, devi andare avanti e ce la puoi fare perché aiutare chi ami è più forte di te. Senza retorica, si può ben dire che Andrea Cisternino ci sta dando un ottimo esempio da seguire sia nell’attivismo sia nella vita: non dobbiamo mai arrenderci perché inseguire i sogni è davvero l’unico modo per raggiungerli e per trasformarli in realtà.
Ringraziamo di cuore, tutti i partecipanti, META sez. Verona e naturalmente Andrea Cisternino.
PETIZIONE ECVAM
Non è purtroppo possibile chiedere l' abolizione della sperimentazione animale,nella ricerca clinica,senza avere alternative validate. Mentre, invece,nella ricerca di base e traslazionale, non c'è questo obbligo: Si possono usare metodi validi, non ancora validati, ma si preferisce comunque sperimentare su animali https://vivoveritas.wordpress.com/2014/06/14/perche-i-metodi-alternativi-non-vengono-usati/ Ad Ispra (Varese) ha sede l'ente di validazione Europeo per metodi alternativi alla sperimentazione animale (ECVAM). Noi del Comitato Montichiari contro Green Hill, assieme a "InOpposizione alla SperimentazioneAnimale"e "Pro-Alternative alla Sperimentazione Animale",( ora "IN VIVO VERITAS?"), informandoci abbiamo scoperto che: _ il tempo di approvazione da parte di ECVAM, è un tempo medio di 10 anni per ogni metodo , più altri anni per l' inserimento nelle linee guida.. _Nella maggior parte dei casi, impiega animali come gold standard per comparare il potenziale modello alternativo, approva a seguito della somiglianza dei risultati ottenuti con l’animale e non con i dati che si conoscono sull’uomo. A noi servono metodi di rilevanza umana,non animale!..Per validare nuovi metodi, si possono utilizzare studi di farmacovigilanza, indagine clinica, validazione retrospettiva . Cosa che lo stesso ECVAM ha già fatto per alcuni nuovi metodi validati.. Vi invito a visitare e leggere gli articoli nel sito"In vivo veritas?" o IOSA, troverete molte informazioni al riguardo. Sappiamo anche che un ricercatore che abbia un metodo alternativo maggiormente predittivo dell’animale, deve pagare 5 milioni di euro ,affinchè la sua scoperta venga sottoposta a validazione. Un costo molto alto... Con un sistema tale, si perde la possibilità di avere, velocemente, tanti metodi validati, dei quali sappiamo già che sono maggiormente predittivi, rispetto al modello animale, che non è neppure mai stato sottoposto a validazione. Per tuti questi motivi, abbiamo deciso di raccogliere firme con la petizione" EUROPA PRO-ALTERNATIVE", che verranno poi inviate o portate direttamente ad Ecvam e alla commissione europea ..Dove chiediamo ad ECVAM: _che vengano effettuate le necessarie modifiche alla procedura di validazione per una completa sostituzione dell’uso di animali; _che venga data priorità ai potenziali sostitutivi rispetto ai metodi che mirano a ridurre la sperimentazione animale; _che venga data priorità ai metodi che utilizzano cellule umane e non animali; _che venga data priorità ai metodi il cui campo d'azione si estende a più ambiti sperimentali; _che venga ridotto il tempo di validazione di un metodo alternativo da 10 anni a 1 anno. E ALL'UNIONE EUROPEA chiediamo : Di farsi carico del costo dell’intero iter di validazione, in modo che sia possibile anche da parte di ricercatori non sovvenzionati da grandi aziende,far validare i metodi alternativi da essi scoperti, assicurando così la ricerca di nuovi metodi e velocizzare lavalidazione . E' chiaro che se si spendono ogni anno miliardi di euro in tutto il mondo per inadeguati studi animali, ed alle alternative ( in proporzione), si concedono solo le briciole, lo sviluppo di approcci di ricerca di rilevanza umana, viaggerà sempre a rilento. Ma se consideriamo che con quei fondi fino ad oggi concessi si è fatto non poco ,contrariamente a quanto vorrebbero suggerire i pro-sperimentazione animale, se si avessero più fondi a disposizione dove arriveremmo? Chiunque voglia aiutarci ,scarichi la versione cartacea o faccia girare la versione on-line..Sul nostro sito troverà tutto il necessario..Più firme raccoglieremo, più pressione eserciteremo e potremmo così migliorare la situazione attuale! Vi invitiamo quindi a scaricare la versione cartacea o diffondere la versione on-line di questa petizione, sul nostro blog o pagina fb, troverete tutte le info. Vi invitiamo, ancora una volta, a documentarvi su tutto ciò che riguarda i metodi alternativi alla SA attraverso le pagine "IOSA" e "IN VIVO VERITAS?" ; Più saremo informati , più strumenti avremo per contrastare e fermare l'ignobile pratica delle sperimentazione animale. Grazie a tutti e grazie ad Andrea Cisternino per il suo prezioso lavoro!
LA PETIZIONE ECVAM
VERSIONE CARTACEA:
https://
Importante: LA PETIZIONE E' ANCHE ON LINE e la trovate qui:
https://secure.avaaz.org/
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