Esiste una parte della scienza che calpesta sistematicamente i diritti naturali degli esseri senzienti e cioè il diritto alla vita, ad una vita dignitosa e scevra da crudeltà e violenza. Si tratta di quella parte di scienza non abbastanza coraggiosa da percorrere nuovi sentieri e che insiste nel ripetere esperimenti sempre uguali e fini a se stessi infliggendo agli animali, le così dette cavie, dosi di dolore, paura, angoscia, disagio infinitamente massicce. Dosi di odiosa prevaricazione del più forte sul più debole. Ma più debole rispetto a chi o a che cosa? Chi dà il diritto a questi scienziati, o pseudo tali, di torturare e uccidere centinaia di migliaia di animali per il Bene dell’Umanità? Forse soffrono essi stessi di un leggero delirio di onnipotenza o forse, meno poeticamente, amano ciò che fanno perchè ciò che fanno assicura loro gloria, soldi e carriera!
Ma questa innaturale propensione alla crudeltà sta fortunatamente accusando delle spaccature e anche molti scienziati e medici alla fine stanno aprendo gli occhi e si stanno ribellando ad un metodo che non solo non ha nulla di scientifico, ma eticamente è inaccettabile e deprecabile. Molti finalmente ripercorrono le proprie carriere e riconoscono con umiltà e coraggio che sperimentare sugli animali è sbagliato. Ed è sbagliato non solo perché la vivisezione/s.a. si basa sul concetto di "simile" che è privo di valore scientifico, ma anche perché ci si rende conto che è degradante torturare topi, cani, gatti, scimmie, conigli e tante altre specie e che esistono ambiti migliori in cui investire le proprie energie. Grazie al caso Green Hill, ora il dibattito sulla vivisezione è esploso, anche a livello mediatico, e non poteva essere altrimenti. Migliaia di cani, imprigionati e destinati a squallidi esperimenti non potevano non graffiare la coscienza collettiva e imprimere in ogni essere umano il desiderio di porre fine a questo inferno. Promuovendo eventi come quello di ieri sera pensiamo di contribuire, sia pure in piccola parte, ad accelerare il processo di Cambiamento che tutti e tutte auspichiamo avvenga il più presto possibile.
Ringraziamo i numerosi presenti in sala per aver partecipato e condiviso con noi questo intenso momento di riflessione e di aggregazione.
NB Ricordiamo che il documentario Maximum Tolerated Dose è ora disponibile per pochi euro e consigliamo vivamente non solo di guardarlo, ma anche di diffonderlo attraverso proiezioni con amici, conoscenti, durante le assemblee studentesche, nei circoli culturali. Siamo certi che vi arricchirà interiormente.
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