domenica 21 novembre 2010
sabato 20 novembre 2010
La nostra risposta al Giornale di Brescia
In data 18 novembre 2010, il Giornale di Brescia ha pubblicato un articolo su Green Hill che, a seguito di un riscontro da parte nostra, basato su testi di legge e dati oggettivi di pubblico dominio, è risultato quanto meno fuorviante a causa degli errori in esso contenuti.
Il Comitato Montichiari contro Green Hill ha risposto in data 19.11.2010 con una nota contenente le debite precisazioni.
Di seguito se ne riporta il testo.
"Spett.le redazione del Giornale di Brescia,
L’articolo 'Montichiari: mani legate su Green Hill', da Voi pubblicato a pagina 22 il 18 novembre 2010, firmato con la sigla “gaf”, contiene numerose imprecisioni ed errori che Vi elenchiamo di seguito:
1) alla 6^ riga della prima colonna, scrivete che il corteo del 6 novembre è stato organizzato dal “Comitato fermate Green Hill”. Non esiste nessun Comitato con questo nome; semmai esiste il Coordinamento fermare Green Hill (www.fermaregreenhill.net) che ha organizzato tutti i cortei nazionali contro Green Hill da aprile ad oggi, e il Comitato locale Montichiari contro Green Hill (http://montichiaricontrogreenhill.blogspot.com) che è un organismo nettamente distinto dal Coordinamento e che opera nella bassa bresciana al fine di raccogliere firme per far chiudere l’allevamento e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della vivisezione.
2) alla 13^ riga della prima colonna "I manifestanti si sono fermati anche davanti al Municipio.." sarebbe stato più professionale che chi si è dedicato alla stesura di tale articolo avesse almeno partecipato. Il corteo dopo essersi fermato nei pressi dell'allevamento ha terminato il percorso prestabilito al Municipio dove, in maniera simbolica, sono stati posati 2.500 lumini a simboleggiare le 2.500 creature presenti all'interno del lager Green Hill. Non a caso l'iniziativa nazionale è stata pubblicizzata come "ILLUMINAMO MONTICHIARI"... forse anche questo aspetto è sfuggito al vostro corrispondente.
3) alla 18^ riga della prima colonna, scrivete “ventitrè anni fa – ricorda Elena Zanola – a Montichiari apriva un allevamento di cani utilizzati per sperimentazioni farmaceutiche”.
Anche questa informazione non è corretta. Green Hill opera nel settore dell’allevamento di cani da vivisezione dal 2001, anno in cui l’allora Sindaco di Montichiari diede l’autorizzazione all’apertura dell’allevamento. Questa autorizzazione, di competenza del Sindaco ex art. 10 della legge 116/92, venne aggiornata dallo stesso nel 2008.
Per comodità Vi alleghiamo un passaggio della risposta dell’Assessore Regionale Bresciani all’interpellanza presentata in Regione dal Consigliere Regionale Giulio Cavalli qualche mese fa, in merito a quanto sopra esposto:
“L’assessore alla sanità Luciano Bresciani ha risposto affermando che “la potestà autorizzativa” (art. 10 d.lgs. 116/1992 per stabilimento di allevamento) “è in capo al Comune ove è sito lo stabilimento di allevamento. Nel caso di specie, il Comune di Montichiari, acquisito il parere favorevole della Asl di Brescia:
a. Con atto prot. n. 14889 del 20.06.2001 ha autorizzato la Green Hill s.r.l. ad attivare e gestire un allevamento di cani di razza “Beagle” da utilizzare a fini sperimentali;
b. Con atto prot. n. 36451 del 13.11.2008 ha provveduto all’aggiornamento dell’autorizzazione suddetta.”
4) alla 29^ riga dell aprima colonna, si menziona la Marshall Farm (doppia LL!) multinazionale americana la quale ha come unico sito italiano Green Hill, l'unico e il più grande allevamento italiano di cani destinati alla vivisezione.
5) nel vostro articolo, alla riga 22^ della seconda colonna, riportate la seguente affermazione del signor Sindaco: “attualmente nell’azienda soggiornano 2200 cani”. Ebbene, anche il numero di animali da Voi indicato è errato. Inoltre crediamo che il verbo “soggiornare” sia alquanto inappropriato se riferito a cani che vengono torturati e sottoposti ai più crudeli esperimenti in nome di una pseudoscienza, ormai criticata anche e soprattutto da medici e ricercatori davvero motivati e capaci. Soggiornare può essere indicato per cani ospitati nei canili o rifugi ma non per esseri senzienti, destinati a vivere in capanni senza aria nè luce naturale, senza poter mai correre nei prati, nati per morire nei laboratori di tutta Europa.
I cani sono ben 2718. Questo non lo affermiamo noi sulla base di congetture, ma l’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, di cui si allega lo stralcio, tratto sempre dalla risposta all’interpellanza di cui sopra.
L’allevamento consta di 5 capannoni, in cui sono presenti 2718 cani di razza Beagle allevati allo scopo di essere successivamente utilizzati in esperimenti. “
6) alla riga 24^ seconda colonna riportate la seguente frase del signor Sindaco di Montichiari “l’autorità comunale competente è il medico veterinario dell’ASL […] non è né in mio né in suo potere far chiudere Green Hill”. A tal riguardo riportiamo l’articolo 10 della legge 116/92 che attualmente regolamenta la vivisezione in Italia, Montichiari incluso…
Tale articolo al comma 1, recita “il comune autorizza l’apertura di stabilimenti di allevamento e di stabilimenti fornitori, tiene un elenco aggiornato degli stabilimenti autorizzati e ne trasmette copia al Ministero della Sanità, nonché alla Regione e alla Prefettura.”
Permetteteci infine questo suggerimento:
riteniamo che per fare del buon giornalismo sia indispensabile studiare e verificare le fonti...non vogliamo polemizzare e sappiamo che errare è umano, ma dare informazioni sbagliate o approssimative è fuorviante e non rende giustizia ai Vostri lettori.
7) Pessima la scelta della foto con la celere in tenuta antisommossa: basta dare un'occhiata in rete per avere una documentazione veritiera del corteo.
Si allegano :
- Link relativo alla risposta scritta all’interpellanza presentata in Regione Lombardia dal Consigliere Regionale Giulio Cavalli
http://www.giuliocavalli.net/2010/09/07/regione-lombardia-risponde-su-green-hill/?wpmp_switcher=mobile
- Link relativo al testo integrale della legge n. 116/92:
http://www-3.unipv.it/safety/norme/animal/92dlg116.pdf
Distinti saluti
Comitato Montichiari contro Green Hill"
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