giovedì 29 dicembre 2016

TERZO APPUNTAMENTO CON LA VEG REVOLUTION

LA VEG REVOLUTION QUEST'ANNO HA DECISO DI UNIRE L'UTILE AL DILETTEVOLE, IL PROFANO AL PROFANO, LA RIFLESSIONE ALLA SPENSIERATEZZA, L'IMPEGNO ALL'EDONISMO DEL " Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza"------- QUINDI CONIUGANDO VEG E BRINDISI , VEG E DANZE, VEG E ORE PICCOLE, VEG E BEN MANGIARE (e bere) , CI SIAMO INVENTATI IL VEGVEGLIONE del 31.12.2016 a cui tutti siete invitati a partecipare ... . . . LA VEG mette a disposizione un POSTO CALDO, un PIATTO CALDO, musica, danze , BERE (con moderazione) AD ACQUAFREDDA (BS).... 
A VOI CHIEDIAMO : 15 € , facce sorridenti, e per chi HA VOGLIA, SE LA SENTE , si potrà portare un preparazione VEGAN DA CONDIVIDERE ..... COME ORMAI CONSUETUDINE l'evento SARA' A RIFIUTI ZERO, per cui porterete con voi da casa , PIATTI, BICCHIERI, POSATE ...... ... GRADITISSIMA LA PRENOTAZIONE ENTRO IL 29/12/2016 telefonando a Giovanni : 324-6142533 o Chris 347-9302215 (NB: non si terranno valide le semplici adesioni all'evento Facebook ) sarà disponibile un servizio (senza impegno) di Baby sittering ... COME AL SOLITO per i bimbi sarà GRATIS 


QUI evento FB con tutti i dettagli: https://www.facebook.com/events/1848979145380151/



venerdì 16 dicembre 2016

VEG REVOLUTION - 2° APPUNTAMENTO


Domenica 18 dicembre ore 16.30 presso CIRCOLO ARCI, a CARPENEDOLO (BS) - Incontro dibattito con MAURO FERRARI (università Ca Foscari di Venezia): 
"MIGRANTI, ACCOGLIENZA, MICROACCOGLIENZE ....che fare?"

evento fb: https://www.facebook.com/events/245542929197288/



BUONE FESTE!

E' Natale ogni giorno dell'anno se scegli l'empatia e la solidarietà verso il prossimo, umano o animale che sia.

Auguri di Buone Feste dal Comitato Montichiari contro Green Hill



(fonte foto: web)

giovedì 8 dicembre 2016

VEG REVOLUTION 2016/2017 - IX EDIZIONE


Il Comitato Montichiari contro Green Hill vi aspetta al primo appuntamento, organizzato dagli amici della Veg Revolution, DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 a Castel Goffredo (MN) con la proiezione del film FUOCOAMMARE (Regia di Gianfranco Rosi - 2016).
Gianfranco Rosi racconta il dramma delle tragedie in mare, l’eroismo dell’accoglienza e lo scheletro 'carnoso' - perché fatto soprattutto di volti e gesti - di un’isola speciale come quella di Lampedusa. Per farlo però il regista appena eletto vincitore del Nastro d'argento Speciale, scende di un livello rispetto alla tradizionale narrazione mediatica degli sbarchi. Quando lo fa, oltre la linea dell’orizzonte trova l’orrore dei corpi intrappolati nella stiva di un’imbarcazione fatiscente e la claustrofobia di un viaggio le cui ragioni fanno rima esclusiva con la parola disperazione...
>>>
E' previsto un contributo di € 5,00 che include un'ottima tisana preparata dal gruppo Veg Revolution al termine della serata.
(portare la tazza da casa).


domenica 23 ottobre 2016

IL CRAS DI VALPREDINA: IMPEGNO PER LA NATURA E PER GLI ANIMALI

Il 20 agosto scorso, in occasione di una giornata dedicata allo studio delle farfalle, il Comitato Montichiari contro Green Hill si è recato presso il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Valpredina, a Cenate Sopra (BG). La giornata di studio, per noi, è stata l'occasione per donare un piccolo, ma sincero contributo, frutto delle offerte che raccogliamo con i nostri tavoli informativi, a chi fa tanto per gli animali selvatici, impegnandosi giorno e notte per curarli, assisterli, nutrirli e restituirli alla loro vita libera. Ci teniamo molto a far conoscere  realtà come questa che, senza clamori, lavorano con passione e con tanta caparbietà per salvare delle piccole ma preziose vite (pipistrelli, avifauna, mammiferi, ecc), dando anche utilissimi consigli su cosa fare quando si trova un animale selvatico ferito o in difficoltà.
Se volete conoscere meglio questo importante centro, vi invitiamo a visitarlo e a dare un aiuto.

Qui trovate tutte le info necessarie: http://www.oasivalpredina.it/C.R.A.S..html
Qui la pagina FB: https://www.facebook.com/OasiValpredina









COMUNICATO

il 19 ottobre scorso, il Comandante della Guardia Forestale di Vobarno (BS), Cesare Scatamacchia, è stato oggetto di una minaccia inquietante: ignoti gli hanno recapitato una testa mozzata di pecora accompagnata da un avvertimento in stile mafioso.
Il Comitato Montichiari contro Green Hill condanna fermamente questo gesto vile ed esprime la massima solidarietà a chi si impegna con professionalità e con determinazione in difesa dell'ambiente e degli animali.


Di seguito, la notizia integrale:

Avvertimento mafioso
di Ubaldo Vallini
Una testa mozzata di pecora e una minaccia inquietante indirizzata al comandante vobarnese della Forestale. Siamo a Vobarno e sembra di essere nella Palermo di qualche anno fa


Una testa di pecora mozzata e sopra un lenzuolo a mo’ di striscione con scritto: «Farai la stessa fine, Cesare».
E’ l’inquietante avvertimento di stampo mafioso apparso nei giorni scorsi lungo la strada che salendo da Vobarno prima affianca il torrente Agna, si arrampica verso Eno e poi raggiunge il Cavallino della Fobbia.

Il ritrovamento è avvenuto fra gli abitati di Degagna e di Eno, entrambe frazioni vobarnesi, martedì 12 ottobre di buon mattino.
A fare la macabra scoperta uno degli abitanti, che poi ha avvisato tutti quanti.

«Si tratta chiaramente di una minaccia, una vicenda che ha dell’incredibile, non credo sia mai successo da queste parti e rifiuto l’idea che questo sia il modo con cui si comporta la nostra gente» è il commento del sindaco vobarnese Beppe Lancini, che aggiunge: «Davvero però ne so poco e solo per sentito dire».

A distanza di una settimana non ne parla volentieri nessuno nella valle dell’Agna: i carabinieri vobarnesi sono intervenuti in un primo momento, poi hanno lasciato campo libero agli uomini del Corpo Forestale dello Stato che ancora stanno indagando, anche se in collaborazione con le altre forze di polizia.

Il perché ad occuparsene siano soprattutto i forestali è presto detto: il “Cesare” oggetto di questa assurda intimidazione sarebbe proprio il comandante dei forestali della stazione di Vobarno, Cesare Scatamacchia.
Lui conferma di sentirsi nel mirino e dice anche di non esserne per nulla preoccupato: «Capita che qualcuno possa avere da ridire sul nostro operato, in fin dei conti fa parte del mestiere» ci dice, chiudendosi poi in un assoluto riserbo: «Se volete sapere altro chiamate il comandante a Brescia.

«E’ una minaccia da non sottovalutare e anche su questo terreno ci muoveremo con attenzione – ci ha detto il comandate provinciale Pier Edoardo Mulattiero -. Certo quest’episodio, per quanto inquietante possa essere, non ci distoglie dal fare il nostro lavoro».

Una linea  di comportamento, quella dei forestali, che gli abitanti di Degagna hanno potuto constatare direttamente, con l’intensificazione dei controlli per tutta la scorsa settimana.
Se qualcuno pensava di moderare il contrasto all’illegalità, insomma, ha avuto adeguata risposta.

I valligiani non ci stanno però ad essere considerati succursale mafiosa: «Vero è che il comandante Scatamacchia è scrupoloso e pignolo, a volte fin troppo – ci dicono -, però quest’affronto è davvero fuori luogo».

E qualcuno aggiunge, visto che di pecore da quelle parti non ne mancano: «Non mi stupirei se i “mafiosi” fossero venuti da fuori, magari per essere certi di poter agire indisturbati da un’altra parte». Bracconaggio, reati ambientali, abusivismo edilizio... sono davvero tante le inchieste avviate in tutta la Valle Sabbia dagli uomini al comando di Cesare Scatamacchia.

Non sarà facile individuare chi ha tagliato la testa a quella pecora.

sabato 22 ottobre 2016

TRITACARNE, IL LIBRO DI GIULIA INNOCENZI - IERI A BRESCIA

Grande partecipazione ieri sera a Brescia all’incontro con Giulia Innocenzi, autrice del libro “Tritacarne”. Edito da Rizzoli e in tutte le librerie dal 20 ottobre, questo libro è frutto di oltre un anno di inchiesta sugli allevamenti intensivi e svela come vengono prodotti la carne e il formaggio in Italia.
La data non era stata scelta a caso: proprio ieri  doveva esser pronunciata la sentenza di primo grado sul "macello degli orrori" Italcarni, ma è stata rinviata perché il giudice ha chiesto di acquisire nuovi elementi (tra cui il video). Giulia Innocenzi ha fatto rivelazioni scottanti sull'Asl di Brescia finora mai rese pubbliche. Con lei erano presenti anche il parlamentare Claudio Cominardi - M5S che con i suoi interventi alla Camera ha aiutato a far diventare il "macello degli orrori" un caso nazionale, e il consigliere regionale Giampietro Maccabiani, da tempo impegnato sull'ASL di Brescia.
Ora attendiamo la sentenza e con essa, ci auguriamo, la Giustizia.

LA VICENDA

Vi ricordate la vicenda del macello degli orrori? Vi proponiamo il punto della situazione a cura della LAC – sez Brescia

“L’inchiesta è nata da una denuncia della veterinaria ATS Erika Vergerio, gravemente ostacolata perchè cercava di applicare le norme sanitarie. Il 7 ottobre 2015, la procura di Brescia chiese ed ottenne il sequestro del macello Italcarni di Ghedi (BS) per i reati di maltrattamento animale, adulterazione di alimenti, frode nell’esercizio del commercio, falso in atto pubblico e smaltimento illecito di rifiuti.Le sei persone indagate: il titolare dell’azienda Federico Osio che ha chiesto di patteggiare una pena di 2 anni e 2 mesi, i suoi fedeli collaboratori che hanno avanzato richiesta di pena inferiore ai 2 anni e i due veterinari Mario Pavesi e Gian Antonio Barbi dell ATS della Bassa Bresciana, che si occupavano del monitoraggio “ufficiale” del buon funzionamento della Italcarni accusati di chiudere gli occhi di fronte alle irregolarità.
Durante l’indagine è stata confermata l’ipotesi che molti animali arrivassero ai cancelli dello stabilimento già morti, confermati i maltrattamenti subiti dai bovini, gli esami effettuati sulle carni rilevarono valori batteriologici 50 volte superiori al consentito dovuti alle ferite inferte e poi infettate. I maltrattamenti sui bovini erano d’abitudine in quel macello: bovini agonizzanti trascinati sul pavimento, agganciati a delle catene, presi a bastonate per farli entrare all’interno del macello, pungolati, addirittura sollevati di peso con i bracci meccanici di muletti, infilzati in un bagno di sangue. Tutto documentato da immagini di telecamere installate  dalla procura durante le indagini e poi diffuse su internet da Giulia Innocenzi, giornalista che ha condotto inchieste sui vari allevamenti di animali “da reddito”. Immagini rivoltanti e chiare su quello che accadeva nel macello di Ghedi.
Ambrogio Cassiani, il PM dell’accusa, ha fino ad ora condotto egregiamente questa indagine e processo, dove è emerso che Mario Pavesi, uno dei veterinari che ha omesso le dovute visite ante mortem e post mortem, ha lasciato la piena disponibilità del bollo sanitario al titolare dell’azienda e ha assistito e mai impedito i gravi maltrattamenti sugli animali, mentre dall’inchiesta della giornalista Giulia Innocenzi si è saputo che Mario Pavesi non ha avuto nessun provvedimento disciplinare dall’ATS ma è stato semplicemente spostato in un altro macello a continuare la sua opera e che la Direzione Generale ATS di Brescia, che ha poteri e responsabilità sopra ogni suo dipendente, non ha mai preso o disposto provvedimenti seri verso i veterinari coinvolti in questa grave vicenda.
La giornalista ha rivelato che il direttore dell’ATS  della Bassa Bresciana ha emesso il provvedimento disciplinare per la Dott.ssa Erika Vergerio, la veterinaria che ha denunciato le gravi irregolarità  agendo secondo suo dovere, motivando tale provvedimento per un presunto danno arrecato all’immagine di ATS.
Mario Pavesi era già stato indagato in altre vicende giudiziarie e nonostante tutto, era stato nominato vicedirettore del distretto di Leno, dove ha poi operato nei modi sentiti al processo e visti nell’inchiesta di Giulia Innocenzi e per il quale ha affrontato il processo a Brescia. La LAC che si è costituita parte civile, ringrazia la procura di Brescia per impegno e auspica che ora le autorità preposte chiedano conto al Direttore Generale dell’ATS, per l’ operato fino ad ora svolto. Resta il problema di come vengono trattati gli animali allevati per la loro carne, una vita la loro, fatta di reclusione e sofferenza, che finisce in un macello che potrebbe essere uguale a quello di Italcarni.
Viene da chiedersi quanto siamo disposti a tollerare, quanta sofferenza vogliamo ancora infliggere, per nostre scelte egoistiche, dettate da interessi economici e da cosa mettiamo nel piatto.”
LAC Lega Abolizione Caccia Sezione di Brescia LAC – Lega Abolizione Caccia

IL PRESIDIO DAVANTI ALL’ASL:
Un anno fa il 17.10.2015, il Comitato Montichiari contro Green Hill organizzava un presidio davanti all'ASL di Brescia per protestare contro il macello di Ghedi (BS). Eravamo e siamo consapevoli che tutti i macelli sono luoghi di orrore e di tortura ma abbiamo voluto accendere un riflettore su questo perchè le persone si rendessero conto che l'orrore non è lontano da noi e impregna le nostre esistenze. Per noi è importante esserci, manifestare per chi non ha voce, per gli ultimi tra gli ultimi: gli animali. Per noi gli animali sono il fine, non il mezzo.



Link di approfondimento (in progressivo aggiornamento):










domenica 18 settembre 2016

SALO' - FESTA DELLE 100 ASSOCIAZIONI 2016

SALO' - FESTA DELLE 100 ASSOCIAZIONI 2016
Anche quest'anno il Comitato Montichiari contro Green Hill era presente a questa importante rassegna che si svolge sul lungo lago di Salò (BS). Una vetrina prestigiosa per proporre il tema della lotta alla vivisezione e della tutela dei diritti degli animali. Ringraziamo l'Amministrazione di Salò che gentilmente ci ospita da diverse edizioni. E' stata un'occasione per parlare con persone che, magari per la prima volta, si avvicinano a certi temi con serenità e cercando di trasmettere messaggi semplici e chiari, senza forzature e con umiltà. Abbiamo distribuito gratuitamente e molto volentieri depliants e pieghevoli e, perchè no, anche alcuni ricettari per chi vuole cimentarsi nella cucina vegana ma teme sia difficile o costoso. Il Cambiamento si avverte ormai nell'aria e noi siamo lieti di poter, nel nostro piccolo, sensibilizzare e dare alle persone gli strumenti per ragionare con la propria testa. Per il bene degli animali, anche umani, e dell'ambiente.
"Il nostro prossimo è tutto ciò che vive." (Gandhi)







mercoledì 14 settembre 2016

SALO' - FESTA DELLE 100 ASSOCIAZIONI 2016

SALO' - FESTA DELLE 100 ASSOCIAZIONI 2016
Anche quest'anno il Comitato Montichiari contro Green Hill parteciperà a questa importante rassegna in programma domenica, 18 settembre, sul lungo lago a Salò (BS). Una vetrina prestigiosa per il tema della lotta alla vivisezione e della tutela dei diritti degli animali. Ringraziamo l'Amministrazione di Salò che gentilmente ci ospita da diverse edizioni. Vi aspettiamo al nostro gazebo per un confronto sereno e per uno scambio di idee con petizioni e materiale informativo molto interessante. 
La manifestazione inizierà alle ore 10.00 del mattino e proseguirà fino alle ore 18.00. circa Non mancate!



lunedì 22 agosto 2016

LoV - Life on Vegan - Festival Vegano Mantovano domenica 4 settembre 2016

Domenica 4 settembre a alle Grazie di Curtatone (MN) - dalle ore 10.00 - si svolgerà il LoV - Life on Vegan - Festival Vegano Mantovano, con un programma ricco ed interessante.

Il Comitato Montichiari contro Green Hill sarà presente con un tavolo informativo sui diritti degli animali, troppo spesso oggetto di sfruttamento da parte dell'Uomo (circhi, pellicce, vivisezione, zoo, allevamenti intensivi, caccia, pesca ecc). Gli animali non sono cose. Sono esseri senzienti proprio come noi.
Ringraziamo Cristina per l'organizzazione e per l'ospitalità.

Vi aspettiamo!

qui l'evento FB con tutte le info:

VEG FEST SABATO 3 SETTEMBRE 2016 A SAN GIACOMO PO (MN)


Sabato 3 settembre  a San Giacomo Po (MN) - dalle ore 18.00 - si svolgerà la tradizionale VEG FEST organizzata da LAV Mantova Onlus.
Il Comitato Montichiari contro Green Hill sarà presente con un tavolo informativo sui diritti degli animali, troppo spesso oggetto di sfruttamento da parte dell'Uomo (circhi, pellicce, vivisezione, zoo, allevamenti intensivi, caccia, pesca ecc). Gli animali non sono cose. Sono esseri senzienti proprio come noi.
Ringraziamo Lav Mantova per l'organizzazione e per l'ospitalità.

Vi aspettiamo!

qui l'evento FB con tutte le info: https://www.facebook.com/events/1600844190215959/



sabato 30 luglio 2016

CIRCHI CON ANIMALI TRA PUEGNAGO E SALO' - PRESTO REGOLAMENTO COMUNALE

Vi ricordate la protesta contro il circo a Salò della scorso 2 luglio? E' stata solo l'ultima in ordine cronologico di una serie di presidi e di mail alle istituzioni locali per porre fine agli attendamenti dei circhi con animali. Finalmente la minoranza di Puegnago (entro il cui territorio ricade lo spazio di solito concesso ai circhi e che confina con Salò) è riuscita, dopo mesi di dinieghi e resistenze, a portare una mozione ad hoc sull'argomento proprio nella seduta del Consiglio Comunale di 2 giorni fa. Risultato? Verrà istituita una apposita Commissione con il compito di predisporre un Regolamento sul benessere degli animali e per porre tutti i paletti e le limitazioni possibili affinchè i circhi con animali desistano dal proposito di fermarsi in zona con il loro triste e anacronistico spettacolo di schiavi. Un risultato quasi insperato che però deve dare forza ad ognuno di noi e soprattutto convincere i più scettici e "pigri" che muoversi in prima persona e metterci la faccia fa davvero la differenza!
Quindi organizzate presidi nelle vostre città quando arrivano i circhi con animali al seguito, scrivete mail di protesta ai Sindaci, alle ASL e alla Forestale chiedendo controlli severi, boicottate questi spettacoli diseducativi! Siate il Cambiamento che desiderate vedere nel Mondo!
Grazie a tutte le persone che fanno la loro parte per un mondo migliore, ogni giorno e con umiltà.


Comitato Montichiari contro Green Hill

approfondimenti:
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giovedì 21 luglio 2016

COMUNICATO STAMPA Coordinamento Associazioni Ambientaliste e Animaliste Brescia

Comunicato stampa

Il mancato soccorso e recupero della fauna selvatica nella Provincia di Brescia
Da mesi ormai continua un gioco perverso fatto di palleggi di competenze e presunti vuoti normativi a caratterizzare il nuovo e pessimo corso della gestione della fauna selvatica nel Bresciano. Sullo sfondo c’è la redistribuzione delle responsabilità - politiche e finanziarie - tra Regione ed ex provincia; un riparto che ha creato una situazione inaccettabile.
L’attività delle associazioni dovrebbe essere un valore aggiunto, un supporto a un servizio continuativo di soccorso e recupero che deve essere garantito dall’ente pubblico che invece non c’è. Le associazioni scriventi, si sono trovate e si trovano tutt’ora impotenti, senza sostegno, risorse e persone per far fronte a delle emergenze che comunque non sono di loro competenza.
Questa realtà si manifesta continuamente con inutili telefonate senza risposta al numero di reperibilità della Polizia Provinciale e con le corse in macchina dei volontari che, rubando tempo al lavoro, viaggiano da ogni angolo del Bresciano ai lontani Cras della Valpredina (Bergamo) e di Paspardo (Valcamonica).
A titolo esemplificativo in questi giorni i volontari recuperano una media di circa 25 esemplari di fauna selvatica al giorno tra cui specie particolarmente protette (Civetta, Gufo Reale, Pipistrello, ecc.), senza contare le richieste inevase poiché impossibilitati.
Lo stesso Nucleo ittico-venatorio della polizia provinciale – pagato dalla Regione- non garantisce una reperibilità. Sono molte infatti le lamentele, denunce di cittadini inferociti che non avendo punti di riferimento, si vedono costretti a dirottare le loro richieste di aiuto a volontari delle sottoscritte associazioni ambientaliste. Persino le stesse forze dell’ordine, tirate in causa dai cittadini, si rivolgono alle suddette associazioni che a loro volta si trovano con un sovraccarico di richieste di difficile gestione.
La mancanza di tale compito può configurare un interruzione di pubblico servizio e comunque un danno nei confronti del benessere e della tutela animali, in particolar modo in questa fase segnata dalla riproduzione di uccelli e mammiferi.
Si ricorda come sancito dalla legge nazione n.157 del 1992, che la fauna omeoterma è un patrimonio
indisponibile dello Stato ed è obbligatorio il rispetto del titolo, che ne prevede la tutela. Si rammenta inoltre che le funzioni di soccorso sono strettamente connesse all’attività di controllo del bracconaggio (Art. 49 legge regionale n.26 del 1993), in quanto è proprio a seguito di recupero di fauna selvatica ferita o in difficoltà che si viene a conoscenza di attività illecite (es.: presenza di pallini di piombo a seguito di indagine radiografica).
Quale tutela sussiste se non viene praticato il recupero di animali feriti o in difficoltà dagli organi preposti?
Nei giorni scorsi le associazioni scriventi si sono rivolte al Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, all’assessore regionale Giovanni Fava e al Presidente della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli chiedendo quale sia il motivo di questa grave carenza che vede la fauna selvatica unica “vittima” di questa situazione.
Brescia, 21.07.2016

Coordinamento Associazioni Ambientaliste e Animaliste Brescia:
E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) Sezione Brescia,
Legambiente Brescia, S.V.A. (Servizio di Vigilanza Ambientale) Legambiente Brescia,
LAC (Lega Abolizione Caccia) sezione Brescia,
LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) sezione Brescia,
O.I.P.A. Brescia (Organizzazione internazionale Protezione animali)
Comitato Montichiari contro Green Hill



lunedì 4 luglio 2016

CONSIDERAZIONI E PRECISAZIONI SULLA PROTESTA AL CIRCO DI SALO'

 Il presidio di sabato 2 luglio è stata un’ottima occasione per ribadire a chiare lettere che gli animali  sono soggetti e non oggetti e che non devono essere sfruttati nei circhi. Non importa quanto siano “tenuti bene”, le prigioni e le catene restano tali anche quando sono dorate. Ogni individuo ha diritto alla libertà e a vivere nell’habitat più adatto alle sue caratteristiche etologiche. Lo decide la Natura. L’antropocentrismo insito nell’idea di sfruttamento degli animali (dai circhi agli allevamenti) deve essere abbandonato se si vuole che la nostra società evolva eticamente. 
Il futuro del circo è questo: esercizi e numeri senza animali. L’arte circense sta in questo, non certo nel ridicolizzare e far esibire tigri, giraffe, zebre, foche ecc. Ricordiamo che, dati Eurispes 2015, il 68% degli italiani è contrario all’utilizzo di animali negli spettacoli itineranti e non. 

Ringraziamo con tutto il cuore tutte le persone che con determinazione e senso di Giustizia hanno partecipato sia al presidio sia alla protesta via mail. 

Un paio di note stonate:
L’articolo del Bresciaoggi del 03.07.2016, riporta una serie di inesattezze che esigono immediate e puntuali precisazioni:
1) Al di là del titolo eclatante, l’incontro con l’Amministrazione in realtà è stato piuttosto sterile e dispersivo. Sarebbe bastato lasciar parlare la Consigliera che da mesi chiede che venga presentata in Consiglio Comunale una apposita mozione sul tema circhi con animali anziché alzare muri e rifiutarle perfino la possibilità di leggerne il testo (poche pagine) alle persone riunite per l’occasione. Era questa la parte più importante dell’incontro, secondo noi, e, stranamente, nell’articolo, nemmeno si accenna a questa mozione, strumento politico che dà margine di azione agli Amministratori locali senza entrare in contrasto con le normative vigenti (locali e nazionali). Quanto all’affermazione, riportata nel titolo dell’articolo, per cui il Sindaco, per il futuro, intende dare sfratto al circo mediante una variante urbanistica, vedremo nei prossimi mesi che cosa accadrà, a parte il piccolo particolare che il terreno è privato e non pubblico per poterne disporre a piacimento.
2) Nell’articolo è stato scritto che il Comitato ha respinto l’opportunità “di coinvolgere la cittadinanza e farsi protagonisti di una associazione in difesa degli animali anche a Puegnago per aiutare sul territorio gli animali che hanno davvero bisogno, a cominciare da cani e gatti”. Innanzi tutto a noi non è stato proposto proprio nulla di tutto ciò. Comunque ricordiamo che di associazioni e di volontari che si occupano degli animali, anche a Puegnago, ce ne sono già e non è questo il punto, ma soprattutto ricordiamo che sarebbe compito del Comune farsi carico della cura degli animali, randagi in primis, che vivono e si trovano sul proprio territorio; quasi tutti i Comuni Italiani si sono dotati di appositi Regolamenti Comunali sul benessere animale, mostrando sensibilità. 
Ricordiamo che un Comitato spontaneo, quale è il nostro, ha per scopo principale quello di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche concernenti i diritti degli animali. 
3) Infine, di solito, è buona regola quando si scrive un articolo, sentire  tutti i diretti interessati e non soltanto alcuni e in differita. Noi non siamo stati interpellati e per questo motivo abbiamo ritenuto doveroso fare le nostre precisazioni.

Quanto all’incontro del mattino in Municipio, indetto dal Sindaco di Puegnago (perchè il terreno occupato dal circo è sul confine con Salo' ma ricade nel territorio di Puegnago), oltre ai rappresentanti del circo e ai portavoce del nostro Comitato, era presente un folto pubblico diviso tra chi è a favore del circo con gli animali e chi è a favore del circo senza animali. Peccato che degli animali si sia parlato pochissimo e per inciso. Tutta la discussione è stata focalizzata sui permessi, sul rispetto delle normative, sull’impossibilità di poter “fare qualcosa”. Peccato perché un’occasione di confronto e dibattito democratico e costruttivo si è trasformata in un ammasso di luoghi comuni. Noi abbiamo provato a spiegare al Sindaco che, per quanto vi sia una normativa a livello nazionale che, per ora, legittima l’esercizio delle attività circensi con animali al seguito, in realtà egli, come organo politico che rappresenta la sua comunità ha un margine di azione (con strumenti democratici e legali che si chiamano “mozioni”). Sono decine i Comuni Italiani che si stanno impegnando per agevolare i circhi senza animali,  rendendo più difficile e di fatto quindi dissuadendo i circhi con animali dall’attendarsi sui propri territori. Dicevamo, “abbiamo provato a spiegare” perché in realtà solo a nominare la mozione che giace da mesi in attesa di essere quanto meno discussa dal Consiglio Comunale, il Sindaco si spazientiva. Neppure i Consiglieri di minoranza, promotori della mozione, sono riusciti ad avere la giusta attenzione ed è stata loro negata altresì la possibilità di leggerne il testo ai presenti (poche pagine).
A noi premeva porre l’accento sull’aspetto etico della questione. Che gli animali siano tutti nati in cattività, che vengano trattati bene, che addirittura desiderino vivere in gabbia piuttosto che nei loro habitat perché qui sono più protetti e tutelati (parole dei rappresentanti del circo), non cambia la loro triste condizione di schiavi esibiti e ridicolizzati in spettacoli triti e ritriti dove l’animale è ridotto ad oggetto. Per noi invece gli animali sono soggetti e hanno un diritto inviolabile: il diritto alla libertà. Nessuno dovrebbe nascere e vivere in catene!
Abbiamo evidenziato anche l’aspetto diseducativo, per i più piccoli, asseverato da schiere di psicologi.
Abbiamo fatto appello affinché la normativa CITES venga applicata in ogni sua parte, e  sui punti che abbiamo evidenziato e letto in sala non vi è stata possibilità di smentita.
Quando i toni della discussione sono scaduti nei soliti ritornelli e addirittura siamo stati apostrofati (dal Sindaco e davanti a tutta l'assemblea) come persone con “difficoltà di comprensione”, abbiamo educatamente salutato e ce ne siamo andati.
Noi siamo per il dialogo non per gli sbeffeggiamenti gratuiti e fuori luogo. C’è ancora molta strada da fare ma, come abbiamo sottolineato e ribadito al Sindaco, il 68 % degli italiani, secondo dati Eurispes relativi al 2015, è contrario all’utilizzo (ma chiamiamolo pure sfruttamento!) degli animali nei circhi. Sono gli Uomini che danno contenuti alle leggi, non le leggi che impongono comportamenti agli Uomini. E sui circhi la direzione è ormai segnata anche a livello normativo. Vi lasciamo con una riflessione: una società egoista come quella in cui viviamo ha bisogno di imprimere nelle nuove generazioni schemi basati sulla prevaricazione del più forte sul più debole (uomo o animale che sia)? Secondo noi ha bisogno di rispetto, pace e solidarietà. 
Dall’egoismo si può guarire e anche dall’ignoranza.












giovedì 30 giugno 2016

COMUNICATO STAMPA - PRESIDIO AL CIRCO SALO' 02.07.2016

Il  COMITATO MONTICHIARI CONTRO GREEN HILL, sabato 2 Luglio dalle 19.00 alle 21.00, organizza un presidio pacifico di sensibilizzazione e informazione contro i circhi con gli animali  a Salo' loc. Puegnago del Garda (BS), via Nazionale   in occasione dello spettacolo serale  del Circo Armando Orfei arrivato in città qualche giorno fa.
Il Comitato Montichiari contro Green Hill, intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulla inutilità e crudeltà degli spettacoli circensi con gli animali e sugli aspetti diseducativi del circo con gli animali, sottolineati a più riprese da psicologi ed educatori che lo ritengono dannoso e inadatto per i bambini.  Ci teniamo a evidenziare che non siamo contrari ai circhi tout court e che al contrario sosteniamo i circhi che propongono spettacoli senza animali e auspichiamo che al più presto tutti i circhi cessino di basare le loro attrazioni su animali privati della libertà e costretti a vivere in ambienti inadatti alle loro specifiche e peculiari caratteristiche etologiche.
Molto spesso gli animali nei circhi vengono altresì maltrattati per costringerli ad eseguire esercizi assurdi.  La nostra protesta, pacata ma determinata è triplice: oltre al presidio di sabato 2 luglio, abbiamo lanciato un appello attraverso i social network a tutte le persone di buona volontà e di buon cuore invitandole a mandare un sms a questi circhi con una semplice, ma efficace frase "W il circo, ma senza animali" e ad inviare una mail al Sindaco e al Comandante della polizia locale di Puegnago del Garda (poichè lo spazio occupato dal circo in questione ricade nel territorio del Comune di Puegnago pur trovandosi sul confine con Salo') affinchè venga verificato se il terreno su cui è attendato il circo  risulta a norma per ospitare un Circo con annesso zoo, dove vengono scaricati i liquami degli animali, se ci sono fognature adeguate, se le norme di polizia veterinaria e le misure e il contenimento dettate dalle apposite norme sulla detenzione degli animali da circo (CITES) sono rispettate scrupolosamente. Chiediamo inoltre cortesemente che venga verificato il regolare pagamento della tassa di affissione dei manifesti pubblicitari da parte dei titolari del circo e che in caso contrario i trasgressori vengano sanzionati e i manifesti prontamente rimossi; infatti molto spesso le affissioni dei circensi sono disinvolte, per non dire abusive, e a farne le spese sono le casse già magre degli enti locali.
Chiediamo in generale alle Amministrazioni Comunali maggiore sensibilità e di copiare l'esempio di numerosi Comuni che già si stanno impegnando a fare il possibile per non accogliere nel proprio territorio i circhi con animali per esempio accordando preferenza e precedenza ai circhi senza animali (cfr città di Mantova - fonte: Gazzetta di Mantova 28.06.2016). In alcuni Paesi europei ed extraeuropei addirittura si è già arrivati a vietarli per legge.
A tal riguardo preme sottolineare che è di pochi mesi fa una notizia che fa ben sperare anche per l'Italia: il disegno di legge sul cinema, presentato dal ministro dei Beni culturali - approvato in consiglio dei ministri alla fine di gennaio e adesso all’esame del Senato - parla anche di spettacoli dal vivo; il governo scriverà un nuovo codice dello spettacolo, e ne fissa subito alcuni principi. Uno di questi principi  segnerà la svolta etica verso i circhi senza animali: infatti il governo si impegna alla «revisione delle disposizioni in tema di attività circensi, specificatamente finalizzate alla graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse». La direzione giusta è ormai segnata. 
Quindi,  W il Circo , ma senza animali!
Grazie per la gentile attenzione
Comitato Montichiari contro Green Hill


NB qui trovate tutti i dettagli della protesta e link di approfondimento: https://www.facebook.com/events/259760494389045/

LINK UTILI DI APPROFONDIMENTO:
- Uno dei sempre più numerosi comuni italiani che rifiutano i circhi con animali sul proprio territorio è Livorno: (http://www.comune.livorno.it/…/Revocata-la-concessione-al-C…).
- Leggi le ultime novità legislative e i progressi fatti contro i circhi con animali qui: http://www.corriere.it/…/stop-animali-circhi-a7eb06ba-f380-…


IL PARERE DI UNA PSICOLOGA:
"L'uomo è portato a pensare che le tradizioni siano fenomeni da salvaguardare perché positive in sé, anche quando le ricerche scientifiche dimostrano che non sono appropriate allo sviluppo sano di una società.
Un esempio è riscontrabile nella tradizione del circo, che prevede l'addestramento degli animali per utilizzarli negli spettacoli. Personalmente appartengo a quell'ormai consistente numero di psicologi che ritiene altamente diseducativo far assistere un bambino a uno spettacolo circense che coinvolge impropriamente un animale. In qualità di psicologa dello sviluppo mi sento di dover consigliare i genitori di non sottovalutare i messaggi negativi impliciti in questo tipo di spettacolo.
Innanzitutto sfatiamo un mito: i bambini al circo non entrano in contatto con il mondo animale ma assistono allo stravolgimento della natura stessa di quell'animale ad opera di un addestratore, che utilizza metodi brutali per imporre sottomissione e obbedienza. E' quindi una diseducazione al rispetto della specificità della natura di ogni essere vivente e un chiaro messaggio di superiorità violenta.
In accordo con la Society for Research in Child Development, e con i colleghi che hanno sottoscritto il "Documento degli psicologi su zoo, circhi, sagre con impiego di animali", ribadisco che far assistere un bambino alla segregazione di un animale e alla sua esibizione innaturale ostacola lo sviluppo dell'empatia e favorisce un atteggiamento di insensibilità nei confronti della sofferenza.
vietare l'attendamento di circhi con gli animali Sarebbe un chiaro messaggio educativo in cui all'apatia della tradizione si sostituisce la consapevolezza del rispetto che è dovuto ad ogni essere vivente.
Laura Occhini, Psicologa dello sviluppo, docente dell'Università di Siena 2013
(FONTE: http://www.informarezzo.com/permalink/16630.html)
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I DATI LAV SUI CIRCHI CON GLI ANIMALI:
Nonostante il Rapporto EURISPES 2015 rilevi che il 68,3% degli italiani sia contrario all’uso di animali nei circhi, la legge italiana è rimasta praticamente immutata dal 1968.
In Italia non esistono restrizioni quantitative o di specie all’ uso di animali nei circhi, i quali possono contare anche su finanziamenti pubblici milionari erogati ogni anno direttamente a specifiche strutture circensi dal Ministero dei Beni Culturali, Spettacolo e Turismo. Nel nostro paese non esiste un Registro Nazionale pubblico che evidenzi quanti animali sono detenuti nei circhi, in quali circhi e quanti circhi siano registrati sul territorio nazionale.
Rimane anche ignoto, almeno al pubblico, quale sia il tasso di riproduzione degli animali nei circhi italiani. La LAV ha stimato, tramite un monitoraggio sul territorio, che attualmente ci sono circa 2000 animali detenuti in poco più di 100 circhi, rilevando inoltre che i circhi italiani detengono un numero elevatissimo di animali provenienti da specie in via di estinzione quali elefanti, tigri e leoni, ippopotami, rinoceronti e altri.
Quello che è certo che i circhi viaggiano continuamente in Italia e all’estero, trasportando per migliaia di chilometri animali in gabbie e camion e forzandoli ad esibirsi e fare spettacoli per sopravvivere in condizioni che non hanno nulla in comune con le loro esigenze etologiche. I circhi a volte cambiano nome e insegne, o si raggruppano tra loro, spesso possono affittare animali da altri circhi o spettacoli. I controlli e la tracciabilità sono quindi particolarmente difficili.
Nonostante siano passati 45 anni e il modo in cui la società si rapporta agli animali sia radicalmente cambiato in molti settori, oggi la Legge di riferimento sui circhi è quella di sempre, Legge n.337 del 1968 ‘Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante’. Il fatto che gli animali - spesso appartenenti a specie esotiche ed in via di estinzione - vengano costretti, in modo anacronistico e primitivo, a fare spettacoli per un pubblico pagante e a vivere in condizioni contrarie alla loro natura, non è finora stato considerato come ragione sufficiente a modernizzare la Legge n.337 del 1968.
La LAV sta lavorando per l’ abolizione del finanziamento pubblico ai circhi con animali, la proibizione dell’uso degli animali nei circhi e la riconversione del settore Circhi ad altre attività senza animali.
(FONTE LAV.IT)
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GLI ANIMALI AL CIRCO
Il circo con gli animali è veramente divertente?
E' naturale per un orso ballare o per delle foche giocare con un pallone? Oppure per un elefante mantenere il suo peso di diverse tonnellate sulle sole zampe posteriori? O per dei felini saltare attraverso un cerchio infuocato, considerato anche il terrore atavico degli animali per questo elemento? Obiettivamente, crediamo di NO! Invece, evidentemente, i circensi trovano che tutto ciò sia naturale e normale per gli animali.
Almeno, così affermano quando li si accusa di maltrattare gli animali. La loro esplicita ipocrisia nel negare gli evidenti maltrattamenti e prevaricazioni nei confronti degli animali che tengono prigionieri, non impedisce a chi è un minimo sensibile di vedere la cruda realtà, dietro una facciata di lustrini e divertimento. Per stravolgere completamente l'istinto di un animale, si deve necessariamente ricorrere alla violenza: per far alzare alternativamente le zampe ad un orso si ricorre a piastre e pungoli elettrici (nel passato a braci ardenti), per fa "sorridere" un pony lo si punge ripetutamente sul muso con uno spillone, in modo che durante lo spettacolo si ricordi il dolore ed esegua l'esercizio.
La stessa circense Liana Orfei sostiene che "la tigre è pericolosa perché, oltre a essere astuta, è vigliacca. La tigre ti attacca a tradimento. Mentre il leone in genere è leale (...). La iena non la domi mai perché non capisce. Puoi punirla cento volte e lei cento volte ti assale e continua ad assalirti perché non realizza che così facendo prende botte mentre, se sta buona, nessuno le fa niente." E ancora, la signora Orfei afferma che le foche "possono essere ammaestrate solo per fame e non si possono picchiare perché lo loro pelle, essendo bagnata, è delicatissima. Ma con un po' di pesce ottieni quello che vuoi". Anche per insegnare alle tigri a salire sugli sgabelli, si usano la fame e le botte, continua la signora Orfei: "... poi ricomincia la storia con la carne finché la belva si rende conto che se va su riceve dieci-dodici pezzettini di carne, sa va giù la picchiano, e allora va su."
Tutto questo dopo che l'animale è stato allontanato dal suo ambiente, nel caso dei cuccioli anche dalla madre, e posto in un luogo sconosciuto e ostile. A parte gli "spettacoli" e gli esercizi, gli animali rimangono per il resto del tempo in gabbie anguste, assolutamente non adatte a soddisfare le più elementari esigenze etologiche, a volte incatenati (come nel caso degli elefanti), soggetti al caldo e al freddo. Per molti animali non abituati al lungo inverno europeo, il freddo rappresenta un vero e proprio tormento. Anche i continui spostamenti creano gravi disagi, visto che avvengono in condizioni durissime ed estenuanti per gli animali.
Gli animali selvatici sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d'origine, non hanno commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento, e la loro umiliazione durante gli spettacoli.
(Fonte: Agire ora)
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QUANTO CI COSTA IL CIRCO CON ANIMALI?
I circhi con animali in Italia godono di finanziamenti che negli ultimi cinque anni hanno superato abbondantemente i 27 milioni e 571 mila euro di fondi pubblici. Soldi erogati dal ministero dei Beni culturali attraverso il fondo unico per lo spettacolo, inizialmente nato per sostenere imprese e associazioni che si occupano di cinema, musica e teatro e finito invece per finanziare le grandi famiglie circensi, già fortemente discusse sia eticamente che legalmente.
Fonte: web

venerdì 24 giugno 2016

RITORNA IL CIRCO A SALO': PROTESTA VIA SMS, PROTESTA VIA MAIL E PRESIDIO SABATO 02.07.2016

RITORNA IL CIRCO A SALO’: PROTESTA VIA SMS, PROTESTA VIA MAIL  E PRESIDIO SABATO 02.07.2016

ARRIVA IL CIRCO A SALO’: PROTESTA VIA SMS, PROTESTA VIA MAIL  E PRESIDIO SABATO 02.07.2016
Il circo  Armando Orfei si ferma a tra Salò e Puegnago del garda dal 28 giugno all'11 luglio 2016. Ha anche uno zoo aperto al pubblico. La gente forse non sa che gli animali dei circhi soffrono, sono privati della loro libertà e passano la maggior parte della loro vita in gabbia. Vengono esibiti e umiliati per fa ridere gli spettatori ma non c’è nulla da ridere nello sfruttamento e nella mancanza di rispetto. Molti genitori portano i figli al circo non sapendo che lo “spettacolo” è altamente diseducativo e sconsigliato dagli psicologi perché insegna ai più piccoli i disvalori della prepotenza e della prevaricazione sul più debole desensibilizzando la loro personalità in formazione.
Protestare in modo civile affinché i circhi con animali si convertano in circhi SENZA animali è un nostro diritto e dovere nei confronti di una società che pretende di essere progredita ed eticamente evoluta. Non lo sarà fino a quando non saranno sconfitte tutte le forme di prevaricazione dell’uomo sugli altri animali.
Vi invitiamo a fare la vostra parte, a non delegare ad altri la battaglia di civiltà per chiedere l’abolizione dei circhi con animali. Molte Amministrazioni Comunali stanno prendendo finalmente posizione su questa anacronistica “tradizione”  rendendo estremamente difficile e impedendo che i vari circhi con animali  si attendino sui loro territori. A questi Amministratori, più sensibili e intelligenti, va il nostro plauso. Agli altri il nostro incoraggiamento a prendere esempio.
Anche tu, che stai leggendo questo post, puoi fare la differenza! Basta inviare un piccolo SMS! Fai sentire il tuo dissenso! Non abbiamo nulla contro i circhi, ma li vogliamo SENZA animali!

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PROTESTA VIA SMS AL CIRCO
Se anche tu sei d’accordo con noi e vuoi un circo eticamente evoluto senza sfruttamento degli animali, manda un sms con la frase:

“SI’ AL CIRCO, MA SENZA ANIMALI!”

a questo numero:  328 9573967 

oppure scrivi una mail a:  circoarmandoorfei@gmail.com  
oppure lascia lo stesso messaggio qui sulla pagina FB del circo Armando Orfei qui:  https://www.facebook.com/CircoarmandoorfeiRevolution/?fref=ts

Dai un suggerimento e incoraggiamento affinché gli animali vengano rispettati e lasciati in pace e al tempo stesso fai valere i diritti degli animali, dando voce a chi non può difendersi!

Se vuoi, puoi personalizzare la frase, ma ti raccomandiamo di non utilizzare frasi offensive o insulti. Le battaglie di civiltà per i diritti degli animali e non solo si vincono con pazienza e intelligenza.

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 PROTESTA VIA MAIL AL COMUNE 

Il terreno su cui si attenda questo circo  è situato sul confine tra Salò e Puegnago del Garda, ma  ricade sotto l'Amministrazione di Puegnago.
Questo spazio è per l'ennesima volta occupato da un circo con gli animali, anche se da anni, le proteste si susseguono e notevole sia  il malcontento dei cittadini locali. Nonostante le proteste via mail e i presidi (gli ultimi a febbraio) e la presa di posizione, in quell'occasione, di una parte della  citata Amministrazione Comunale, schieratasi apertamente dalla parte degli animali, e una mozione ad hoc pronta per essere discussa in Consiglio Comunale, il circo con la sua carovana di sofferenza e di gabbie zeppe di animali è arrivato di nuovo!  
Questa volta si tratta del circo Armando Orfei. I paesi limitrofi sono tappezzati da manifesti fosforescenti che invitano ad andare a divertirsi assistendo a spettacoli che sfruttano gli animali, e come non bastasse, a visitare lo zoo così gli animali vengono sfruttati due volte. 

Ricordiamo in generale che spesso le affissioni dei circhi sono ABUSIVE quindi chiediamo ai cittadini più attenti e sensibili di segnalare all’Ufficio Polizia Locale o a all'ufficio che si occupa di pubbliche affissioni, le affissioni sospette  e di chiedere di verificare che i titolari del circo abbiano pagato la tassa di affissione. In caso contrario chiediamo la rimozione immediata dei manifesti e pretendiamo che i nostri Comuni facciano pagare le dovute sanzioni a chi infrange le regole! E’ pur sempre un modo per “mettere paletti” ai circhi e far sentire che l’opinione pubblica è stanca di questi tristi spettacoli con animali.
Gli animali al circo non si divertono! Soffrono e vivono situazioni di stress emotivo e fisico sia durante gli spettacoli sia durante gli spostamenti, su camion e nelle gabbie, da una città all’altra. In viaggio verso la tristezza, verso un altro giorno grigio senza libertà, senza vita.

Di seguito trovate indirizzi mail e testo che potrete copiare e incollare. E' importante che ognuno di noi faccia la sua piccola ma indispensabile parte per gli animali!
W il circo ma senza animali!

mail a: polizia.locale@comune.puegnagodelgarda.bs.it; segreteria@comune.puegnagodelgarda.bs.it


e per conoscenza, Corpo Forestale dello Stato: 
brescia@pec.corpoforestale.it
cs.brescia@corpoforestale.it

cs.salo@corpoforestale.it

Testo-tipo:

“Egr. Signor Sindaco ed Egr. Comandante Polizia municipale,
Le scrivo in merito all'attendamento del Circo con animali  Armando Orfei sul confine con Salò dal 28 giugno  all'11 luglio 2016.
Chiedo cortesemente di verificare se il terreno su cui attenda, che dovrebbe essere  proprietà di privati,  risulta a norma per ospitare un Circo con animali, dove vengono scaricati i liquami degli animali, se ci sono fognature adeguate, se le norme di polizia veterinaria e le misure e il contenimento dettate dalle apposite norme sulla detenzione degli animali da circo (CITES) sono tutte rispettate. 

Abbiamo appreso che vi è una una mozione sul tema, pronta per essere discussa in uno dei prossimi  Consigli Comunali e pertanto Vi chiedo di procedere con urgenza alla discussione e, auspicabilmente alla approvazione, della mozione sopra citata.
Chiedo inoltre cortesemente che venga verificato il regolare pagamento della tassa di affissione dei manifesti pubblicitari da parte dei titolari del circo e che in caso contrario i trasgressori vengano sanzionati e i manifesti prontamente rimossi.
Cordialmente,
(NOME e COGNOME)”


Uno dei sempre più numerosi comuni italiani che rifiutano i circhi con animali sul proprio territorio è ad esempio Livorno (http://www.comune.livorno.it/_nuovo_notiziario/it/default/25429/Revocata-la-concessione-al-Circo-Medrano.html). 

Chiedete ai vostri Sindaci e Amministratori di impegnarsi allo stesso modo!


- Leggi le ultime novità legislative e i progressi fatti contro i circhi con animali qui: http://www.corriere.it/cronache/16_marzo_26/stop-animali-circhi-a7eb06ba-f380-11e5-aa73-ceab61eba560.shtml

Il circo con gli animali in molte Nazioni è già stato messo al bando. Speriamo che anche l’Italia faccia questa scelta di civiltà al più presto!

Qui trovate altri suggerimenti su cosa fare quando un circo arriva nella vostra città:
https://www.facebook.com/events/464645440335002/
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PRESIDIO SABATO 2 LUGLIO 206 DALLE ORE 19.00 ALLE ORE 21.00
– VIA NAZIONALE a Salo’ (BS)

Il Comitato Montichiari contro Green Hill organizza un presidio informativo e di sensibilizzazione e invita gli attivisti e le attiviste della zona a partecipare numerosi. Portate cartelli e immagini che possano far comprendere ai potenziali spettatori che il circo con gli animali è triste, crudele e diseducativo.
Vi aspettiamo dalle 19.00 alle 21.00 per dare voce agli animali, innocenti e indifese vittime della prepotenza umana.

LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI NON E’ NE’ CULTURA NE’ TRADIZIONE! VIVA ILCIRCO MA SENZA ANIMALI!